Fano, 18 dicembre 2024 – Lo scrisse Claudio Meldolesi, storico delle arti sceniche: «E’ immaginazione contro emarginazione, possibilità infinita contro impossibilità». Il teatro come strumento di lavoro su si sé e per la prima volta… uno strumento di lavoro sulla povertà. Verrà presentata ufficialmente venerdì 20 dicembre, alle ore 9.30, il progetto «Diritti (in)espressi» ovvero la prima ricerca partecipativa sul tema della grave marginalità condotta dall’Università di Urbino-Dipartimento di Economia Società e Politica in collaborazione con Associazione Giustizia e Pace, Acli Pesaro-Urbino e Caritas diocesana di Fano Fossombrone Cagli Pergola (l’incontro, aperto al pubblico, si svolgerà presso la Chiesa di Santa Maria del Gonfalone in Via Rinalducci 11 a Fano).
Una ricerca che punta ad analizzare la capacità della rete dei servizi territoriali nel supportare le persone in condizione di marginalità.
«Sarà dunque un momento di restituzione pubblico durante il quale si presenteranno non solo i dati, ma si avanzeranno delle proposte in chiave migliorativa dei servizi socioassistenziali - spiega Michela Pagnini, referente del servizio Caritas diocesana - La ricerca è innovativa e prima nel suo genere nel territorio di Fano perché ha coinvolto attivamente non solo i ricercatori dell’Università di Urbino ma anche un gruppo di co-ricercatori che sono persone che vengono da percorsi di assistenza e grave marginalità, alcuni hanno vissuto e altri stanno vivendo ancora una situazione di disagio socio economico. E’ la loro voce che andiamo a presentare, non meri numeri mediati da soggetti terzi. In questo ci faremo aiutare anche dal professor Vito Minoia attraverso la modalità del teatro condiviso».
L’attività di ricerca si è svolta infatti attraverso la creazione di due gruppi di co-ricerca, un gruppo formato da sole donne e uno da soli uomini. Ogni gruppo si è incontrato per 5 volte con la supervisione della professoressa Angela Genova dell’Università di Urbino. Un sesto incontro è stato fatto con tutti i partecipanti insieme. «Il rapporto che verrà presentato è suddiviso in 4 capitoli e si focalizza in particolare su tre aspetti della povertà - conclude Pagnini -: povertà abitativa, lavorativa e relazionale. La modalità del teatro condiviso sarà utilizzata per la restituzione delle storie vissute che si affianca alla presentazione classica dei dati tradizionali. Quindi ci sarà una parte di presentazione classica e una parte invece tramite il teatro, per non parlare solo di numeri ma far arrivare la voce delle persone». L'evento è accreditato presso l'Ordine degli Assistenti Sociali della regione Marche (ID 60959) con 2 crediti formativi e un credito di natura deontologica o di ordinamento professionale.