REDAZIONE FANO

Fabrizio Giuliani assolto dall'associazione a delinquere, condannato per frodi fiscali

L'imprenditore Giuliani condannato a 1 anno e 9 mesi per frodi fiscali, confisca ridotta a 147.838 euro.

Era stato accusato di associazione a delinquere finalizzata a commettere frodi fiscali per eludere il fisco. Gli erano stati sequestrati oltre 12 milioni di euro tra denaro e beni immobili come capannoni industriali, un appartamento a Cattolica e alcune proprietà di Fano tra cui la villa con piscina in collina. Ma ieri mattina la maggior parte delle accuse mosse nei confronti di Fabrizio Giuliani, titolare degli omonimi negozi di abbigliamento, sono cadute e dei 92 capi di imputazione contestati è stato condannato solo per 6. L’imprenditore, difeso dall’avvocato anconetano Amos Benni, è stato assolto dall’accusa di associazione a delinquere ed è caduta anche l’aggravante del reato transnazionale. E’ stato invece condannato a un anno e 9 mesi di reclusione (la procura aveva chiesto 4 anni e 9 mesi), con applicazione della condizionale, per emissione di fatture per operazioni inesistenti e utilizzo di fatture false. E la confisca dei beni si è ridotta a 147.838,17 euro.

Pene più severe sono state invece comminate ad altri due imputati accusati a vario titolo di aver fatto parte dell’organizzazione ramificata in diverse regioni italiane (12 società coinvolte, 5 estere e 7 italiane), con centro logistico e operativo a Fano. L’accusa riguardava un complesso schema societario a scatole cinesi (alcune delle quali in Lettonia e Lituania) finalizzate a eludere il fisco con triangolazioni commerciali fittizie negli anni tra il 2008 al 2015. Valerijs Pomazkovs, 66 anni di nazionalità lettone e la moglie Vija Kokina, 65 enne, sono stati condannati per reati fiscali. Ma anche per loro è caduta l’accusa di aver fatto parte di un sodalizio criminale. Lui è stato condannato a 2 anni e 7 mesi di reclusione con la confisca di un milione e 692,33 euro. La moglie è stata condannata a un anno e 10 mesi, con la confisca per equivalente di 580.048,13 euro. I due lettoni sono stati difesi dall’avvocato anconetano Stefano Brugiapaglia che ha rappresentato anche la figlia della coppia lettone, Danna Kokina, assolta dalle accuse. Assolto anche il commercialista Antonio Giacomozzi, di Alba Adriatica, difeso dall’avvocato Domenico Carchia del foro Ariano Irpino.

Antonella Marchionni