Discarica abusiva all’ex Riviera. Ma per l’ecomostro c’è speranza

L’architetto Pierini: "La società è intenzionata a portare avanti il progetto di riqualificazione già autorizzato"

Discarica abusiva all’ex Riviera. Ma per l’ecomostro c’è speranza

L’architetto Pierini: "La società è intenzionata a portare avanti il progetto di riqualificazione già autorizzato"

di Tiziana Petrelli

Anni e anni di abbandono ai fantasmi ed ora tutt’attorno all’ex hotel Riviera è comparsa anche una discarica a cielo aperto. Decine di giganteschi bidoni di vernice, tonnellate di materiali edili di diverso tipo giacciono infatti accanto a frigoriferi e forni abbandonati lì assieme ad un tappetino a molle per il fitness. Tutto accatastato accanto alle impalcature smontate e impilate invece ordinatamente accanto alla siepe, da quando il cantiere del progetto per ricavare lì 5 monolocali e 12 bilocali turistici si è arenato.

Da mesi, nottetempo, ignoti arrivano all’ex hotel Riviera con dei furgoni e scaricano nei terreni di Progetto srl – la società di Cattolica proprietaria di quello stabile giallo mezzo sventrato che si affaccia sulla statale 16 – materiali di scarto di altri cantieri edili. Ma nessuno evidentemente se n’è accorto. A partire dalla Polizia Ambientale che tra le sue competenze ha la protezione del paesaggio. Perché al di là delle belle intenzioni non ancora realizzate, allo stato di fatto Fano nord, una delle porte d’ingresso della città continua a regalare a turisti e visitatori, tre orribili souvenir: l’ex hotel Riviera, l’incompiuta ex colonia Tonnini e l’ex residence Arzilla che al pari del resto si presenta poco prima del torrente con scritte sui muri e porta divelte.

"Benvenuti a Fano! – commenta ironicamente una residente – E’ incredibile che proprio all’ingresso della terza città delle Marche ci sia un immobile lasciato in quello stato. Che ora la proprietà lo utilizzi come discarica è davvero inaccettabile. Già dobbiamo sopportare di notte il fastidioso ronzio proveniente dall’antenna che è scesa dal tetto per essere collocata sul terreno". Una situazione indecorosa a pochi passi da un’area di sosta per i camper, quindi turistica, che si protrae senza soluzione di continuità da decenni. Con una piccola breve parentesi di sogno.

Era infatti il 28 marzo 2017 quando il Carlino raccontò per la prima volta dell’esistenza di un progetto di ristrutturazione dell’ex Riviera, per fare posto ad un immobile moderno con 17 unità abitative a destinazione turistico-alberghiera. Un progetto curato dall’architetto Elena Pierini per conto della proprietà. Una nuova struttura ricettiva a 3 stelle, che avrebbe dovuto essere pronta all’inizio del 2018 e che doveva rimanere aperta tutto l’anno. Costo dell’investimento oltre un milione di euro. Ma dopo pochi mesi il cantiere si è fermato. "Come progettista incaricata già dall’epoca - riferisce l’architetto Pierini - mi è noto che la società ha intenzione di recuperare l’immobile riproponendo all’amministrazione comunale attuale il progetto che era già stato autorizzato e che – per vari motivi non legati a cattiva volontà – non è stato possibile attuare. Il progetto era valido ed era infatti stato subito approvato da Soprintendenza e Anas. Tutto era andato liscio fino all’insorgere di alcuni impedimenti interni alla società. Nel frattempo però i costi sono lievitati, immagino che l’intervento verrà a costare circa il doppio. Ritengo infine che la proprietà sia ignara del fatto che si sia creata una discarica a cielo aperto nel loro terreno".

Il timore ulteriore è che l’immobile, nel frattempo, sia stato anche occupato abusivamente da quei soggetti che l’amministrazione ha recentemente fatto sloggiare dall’ex Vittoria Colonna intervenendo attivamente su quell’immobile dell’Enam.