BENEDETTA IACOMUCCI
Cronaca

Dengue a Fano, il virus arriva fino a Sesto Fiorentino. Burioni ironizza sui social: “Tranquilli, tutto sotto controllo, esagero io"

Due donne toscane che erano state in città sono state punte dalla zanzara tigre e poi, tornate a casa, ‘hanno infettato’ un congiunto. La polemica del virologo: “L’insetto non si sposta più di 200 metri dal luogo dov’è nato, mentre l’uomo prende il treno e va dove vuole”

Fano 8 ottobre 2024 – Erano state a Fano qualche giorno fa. E avevano contratto la Dengue, probabilmente senza nemmeno accorgersene. Ma tornate a Sesto Fiorentino sono state punte da una zanzara, che con il loro sangue infetto ha trasmesso il virus a un loro congiunto. Così ora anche Sesto Fiorentino deve fare i conti con la Dengue e l’amministrazione dovrà partire con le disinfestazioni, rinviate al momento solo per via del maltempo. 

Roberto Burioni
Il professor Roberto Burioni

E intanto sui social ironizza il virologo Roberto Burioni, che ha postato la notizia commentando: “Tranquilli, a Fano la situazione è sotto controllo, è Burioni che esagera”.

 I tre contagiati sono una famiglia composta da padre, madre e figlia.  Secondo quanto ricostruito dall'ufficio di igiene della Asl Toscana Centro, le due donne, mamma e figlia,  tempo fa avevano soggiornato a Fano, dove è scoppiato un grosso focolaio di Dengue, malattia trasmessa dalla zanzara tigre.

Nel ritorno a Sesto Fiorentino una zanzara presente in Toscana avrebbe punto prima le due donne infettandosi, e poi l'uomo, contagiando anche quest'ultimo.

L’allarme lanciato da Burioni, che aveva parlato di situazione fuori controllo, era stato criticato da molti e lo si era accusato di creare un eccessivo allarme.

Oggi il medico del San Raffaele ha voluto prendersi l’ultima parola. “La zanzara non si sposta più di 200 metri dal luogo dov’è nata mentre l’uomo prende il treno e va dove vuole” sottolinea il virologo Burioni, spiegando perché quello che è successo a Fano è grave.

“Se dove arriva l’uomo che ha preso il treno ci sono le zanzare, è un guaio - prosegue -. Adesso c’è una grossa fortuna: il fatto che le zanzare con l’arrivo del freddo diminuiscono molto la loro attività. La Dengue però non è che sia sparita dal mondo. Immaginiamo cosa sarebbe accaduto se questo si fosse verificato non a fine settembre ma ai primi di giugno: sarebbe stata una catastrofe per il turismo. Dobbiamo fare disinfestazione e dobbiamo fare di tutto per far sì che non ci siano i luoghi dove le zanzare si possano sviluppare, bisogna impegnarsi perché l’alternativa è la Dengue. Ci sono stati nel mondo milioni di casi e migliaia di morti: dicono che questa malattia è lieve ma non lo è perché in 1 caso su 20 si finisce all’ospedale e si possono aver problemi molto gravi, non va sottovalutata. Se non ci sono le zanzare, non c’è la Dengue”.