ANNA MARCHETTI
Cronaca

Dengue a Fano, i casi salgono a 42: via all’ultima disinfestazione

In azione 7 ditte specializzate. Sarà ’bonificato’ anche il Canale Albani: provvederà Enel Green Power. Liverani (Ast): “E’ possibile che il virus circoli dal 15 agosto. Ma non c’è un problema di reinfezione”

Il sindaco Serfilippi con gli operatori delle ditte incaricate della disinfestazione

Il sindaco Serfilippi con gli operatori delle ditte incaricate della disinfestazione

Fano, 22 settembre 2024 – Sono saliti a 42 i casi di Dengue, dei quali 40 a Fano e tra i quali c’è anche un bambino. L’aggiornamento risale alla giornata di ieri ed è fornito da Augusto Liverani dell’Ufficio Igiene e sanità pubblica dell’Ast 1. Intanto questa notte ci sarà l’ultima operazione di disinfestazione organizzata dal Comune contro la zanzara tigre che durerà dalle 23.45 di domenica alle 6 di lunedì mattina. Operazione che era stata posticipata per la pioggia. “Come le volte precedenti – fanno sapere dal Comune – sarà interessata tutta la città grazie all’intervento contemporaneo di 7 ditte specializzate”.

Sempre questa notte anche Enel Green Power provvederà alla disinfestazione del Canale Albani secondo gli impegni presi dopo l’incontro di lunedì tra la società e il Comune. Non si placa, però, la preoccupazione dei cittadini.

“La Dengue – dichiara una donna il cui compagno è stato colpito dal virus tanto da presentarsi al Pronto soccorso – è una malattia pericolosa. I cittadini non sono stati informati dall’Ast adeguatamente, i casi potrebbero risalire a giugno e quindi essere più numerosi di quelli accertati finora”.

E ancora: “Il mio compagno ha fatto le analisi del sangue al Pronto soccorso ma non sono stati loro a comunicarci l’esito, che si ha dopo 24-48 ore: ci siamo dovuti attivare noi, altrimenti non avremo saputo nulla. Inoltre fatta la diagnosi non ci sono state date indicazioni chiare se non quella di trovarci un infettivologo”. “L’Ast non ha fornito informazioni chiare sulla malattia, che se presa una seconda volta ha effetti severi. Ad oggi alcune persone non sanno nemmeno di essere state contagiate, nè della possibilità di vaccinarsi”.

Sulla diffusione della malattia virale, il dottor Liverani chiarisce: “E’ possibile che il virus circoli da metà agosto visto che un caso probabile, seppure non confermato, è del 15 agosto”. Per quanto riguarda la pericolosità della patologia, Liverani spiega: “Nella maggior parte dei casi è asintomatica o si manifesta con febbre da lieve a moderata. Chi si presenta al Pronto soccorso ma non ha bisogno del ricovero è rimandato a casa per essere gestito dal medico di medicina generale. La Dengue è curata, come altre infezioni virali, con paracetamolo e Fans”.

Sui rischi di una seconda infezione, Liverani chiarisce: “In base alla letteratura scientifica i virus della Dengue sono 4 e la reinfezione con un virus diverso ha maggiori rischi di sviluppare forme severe, soprattutto in soggetti in età avanzata o che hanno già altre malattie. Da noi però non c’è il problema della reinfezione perché il virus che circola è sempre lo stesso e la nostra non è un’area dove la Dengue è endemica”. Quanto alla mancata comunicazione di positività, Liverani precisa: “Il pronto soccorso avvisa il Dipartimento di prevenzione e poi siamo noi a contattare gli interessati”.