Dal web al clima. Ecco i carri del Carnevale

Presentati i bozzetti dei quattro nuovi giganti di cartapesta che sfileranno nel 2025. Il Comune: "Aumenteremo il contributo di 20mila euro"

Dal web al clima. Ecco i carri del Carnevale

Al centro il manifesto dell’artista fanese Medas e i quadri dei bozzetti per i nuovi carri

di Tiziana Petrelli

Quattro giganti di cartapesta completamente nuovi nella forma e nei movimenti e un contributo pubblico al Carnevale che, da parte sua, il Comune ha promesso di aumentare di almeno 20mila euro. E poi quest’anno, a raffigurare il tema onirico dell’edizione 2025 "In viaggio con il Vulón... i sogni son desideri", c’è un ‘Manifesto d’autore’ ispirato dai ricordi di bambina dell’artista fanese Maddalena Schiavi (in arte Medas), ormai ottuagenaria, che disegnò le ‘Pupine’ sui capanni del Lido. Il manifesto raffigura un Vulòn ispirato allo storico Maestro della Musica Arabita Enzo Berardi che dirige una dolce orchestra.

Ma soprattutto il Carnevale di Fano 2025 si riappropria del suo storico slogan "Bello da vedere, dolce da gustare" che era stato gettato alle ortiche una decina di anni fa, nel passaggio di presidenza dell’Ente Carnevalesca tra Luciano Cecchini e Maria Flora Giammarioli, che l’aveva sostituito con "il più dolce d’Italia dal 1347". "E’ giusto che il Carnevale si adegui ai tempi che stiamo vivendo, ma ‘Bello da vedere e dolce da gustare’ è il carattere distintivo del nostro Carnevale e va riconosciuto" ha tenuto a sottolineare l’assessore ai Grandi Eventi Alberto Santorelli assieme alla collega alla Cultura Lucia Tarsi e al sindaco Luca Serfilippi, nel presentare il nuovo corso della manifestazione più importante della città, che per la prima volta si svolge sotto la guida del nuovo presidente Valentina Bernardini.

"Il Carnevale di Fano ci fa conoscere in tutto il mondo - ha detto Serfilippi - e per questo motivo abbiamo intenzione di sostenerlo con maggior convinzione rispetto al passato, aumentando il contributo per l’edizione del 2025". La cifra non è ancora stata stanziata ma dovrebbe passare da 130mila euro ad "almeno 150mila". "Il Carnevale non è solo allegria e dolci, è maestria talento e creatività. In una parola Arte" ha aggiunto la Tarsi, riportando l’attenzione sui bozzetti al centro della presentazione. Sul tavolo c’erano infatti il disegno della Medas che è stato poi trasformato graficamente da Comunica Media Agency e i 4 bozzetti dei carri che vedremo sfilare il 16 e 23 febbraio e il 2 marzo 2025.

Il carro di Matteo Angherà si intitola "Connessioni in corso" e sarà un’esplosione di colori con al centro un serpente ipnotico che minaccia stritola l’intelligenza dei ragazzi invitati a non essere più prigionieri della tecnologia ma di rimanere connessi con se stessi, nelle relazioni e nella realtà. "Chi vuol esser lieto sia..." è invece il titolo del lavoro di Daniele Mancini Palamoni che prende spunto dalla ‘Canzona di Bacco’ di Lorenzo il Magnifico nota per l’incipit "Quanto è bella giovinezza che si fugge tuttavia" ma soprattutto per il ritornello "chi vuol esser lieto sia, di doman non c’è certezza" nata per essere eseguita con musica e in forma corale durante le sfilate di carri mascherati di argomento mitologico, ideati dallo stesso Signore di Firenze. Valeria Guerra ha invece creato un bozzetto che ha come titolo "Piano ‘B’ a eventi estremi, estremi rimedi" che si interroga sui cambiamenti climatici e nell’attesa di avere risposte sulle cause mostra come nel frattempo il nostro Orso Polare ormai senza più speranze, scappa dai ghiacciai a bordo di un quod verso una località di mare e si dà una seconda possibilità. "Clorophilla" è invece l’opera di Luca Vassilich che racconta la leggenda di una creatura vegetale che fiorisce ogni 1000 anni, un portale mistico che connette il mondo materiale al regno spirituale.