
Dalla terra alla resa. Cristian Guatieri (foto), 47 anni, chiude l’azienda agricola avviata quasi vent’anni fa a Caimercati, sopra Pianello...
Dalla terra alla resa. Cristian Guatieri (foto), 47 anni, chiude l’azienda agricola avviata quasi vent’anni fa a Caimercati, sopra Pianello di Cagli. "Non per motivi economici, ma perché non posso più lavorare per rovinarmi la vita". Il problema? I danni continui da fauna selvatica, soprattutto cinghiali: "Distruggono raccolti, anche 40 quintali l’anno, e i risarcimenti arrivano tardi o non arrivano". Ex lavoratore esterno, aveva scelto la terra per cambiare vita. Iniziò con ceci e patate, poi grani antichi e legumi esportati in Giappone. "La produzione andava, ma la convivenza coi cinghiali è diventata impossibile. E le istituzioni? Assenti. Le leggi ci sono, ma non vengono applicate. I risarcimenti diventano indennizzi più bassi, e intanto si lavora in perdita". Ha dovuto mandare via anche cacciatori dai suoi campi: "Mi dicevano che dovevo smettere perché non ero del posto. Ma io avevo contratti regolari. Ora basta – l’amara conclusione –. Ho scelto di chiudere. Stanco di combattere contro i mulini a vento di politica e sindacato".
ti.pe.