A Fano cresce la povertà, lo dicono i numeri dell’Opera Padre Pio che nel 2024 ha consegnato 54mila pasti gratuiti, 10mila in più rispetto all’anno precedente. Tra coloro che bussano alla porta della mensa dei poveri di via Malvezzi non solo stranieri. "Ormai ci sono tanti fanesi – fa notare il presidente dell’Opera Padre Pio Mauro Guerri – comprese le giovani coppie. Ogni giorno offriamo oltre 300 pasti che sono consegnati già pronti a chi ne fa richiesta". Dal 2022 l’associazione di volontariato non fornisce più i pasti a tavola, come avveniva un tempo. L’interno della struttura è infatti riservato all’accoglienza, in accordo con la Prefettura e Ministero dell’Interno, di donne migranti e dei loro bambini (questi al momento i paesi di provenienza Tunisia, Costa d’Avorio, Nigeria e Albania).
Attualmente i bimbi sono sei, vanno da pochi mesi a 8 anni, e ne sono in arrivo altri 3. Per questo l’associazione Opera Padre Pio ha lanciato una raccolta fondi, attraverso la Rete del dono, per il progetto "Ero Piccolo e straniero" per creare uno spazio ricreativo per i bimbi e per rendere più confortevole, con il rinnovo dell’arredamento, il dormitorio che comprende 8 stanze, tra singole e doppie. L’obiettivo è raggiungere la cifra di 12 mila euro che, grazie alla partecipazione al bando di crowdfunding potranno essere raddoppiati dalla Fondazione Carifano. Una gara di solidarietà a cui sono chiamati a partecipare tutti i cittadini anche i benefattori dell’Opera Padre Pio che martedì sera sono stati accolti nella struttura per gli auguri di Natale. Cena preparata da il ristorante Il Giardino di San Lorenzo In Campo con prodotti forniti da Maar, Amadori, Guerrieri e Gaudenzi pesce.
an. mar.