REDAZIONE FANO

Clinica di Ortopedia alle Terme, Natali rilancia

Il proprietario dell’area: "Se i 50 posti previsti a Chiaruccia andranno a Carignano, ne aggiungeremo 10 per fare un polo polispecialistico"

Il progetto delle Terme di Carignano (albergo a 5 stelle, centro benessere e chirurgia estetica) si arricchisce di una clinica privata, convenzionata, polispecialistica, a vocazione ortopedica, con 60 posti letto. Lo conferma l’avvocato Maurizio Natali del gruppo Romani che ha acquisito l’area: "La struttura di Carignano diventerà la clinica ammiraglia delle 5 presenti nel territorio marchigiano, già di nostra proprietà. Se i fanesi saranno d’accordo realizzeremo una struttura unica che non esiste in tutte le Marche, che farà conoscere Carignano in Europa".

A offrire lo spunto di un ulteriore arricchimento del progetto l’individuazione, accanto alle acque Beatrice e Orianna, di una ulteriore sorgente, Sara, indicata nelle cure riabilitative post chirurgiche, nelle patologie, dermatologiche, vasculopatie e atroreumopatie . "Questo significa – chiarisce Natali – da un lato attirare una fascia molto alta di utenti (tra cui i calciatori di serie A) e dall’altro rispondere alle esigenze di quei marchigiani che ora si spostano in Emilia Romagna, dove operano équipe di medici pesaresi. Medici, ex ospedalieri, a cui verrebbe offerto di lavorare in una struttura privata convenzionata, di altissimo livello, bloccando la mobilità passiva. Un progetto di wellness (benessere) e care (cura), dove l’uno sosterrà l’altro". Si parla di un investimento di 30 milioni che, con la clinica, diventeranno oltre 40.

Il gruppo Romani è pronto a presentare il progetto, realizzato dal Politecnico di Milano, alla città, aspetta solo l’indicazione da parte dell’amministrazione comunale della data e del luogo. Si ipotizza tra la fine di agosto e primi di settembre. "A noi interessa sapere cosa ne pensano i fanesi. Da un sondaggio della società Tecnè – aggiunge Natali – sappiamo che hanno particolarmente a cuore le Terme di Carignano. Sondaggio che ripeteremo dopo la presentazione pubblica del progetto".

Dottor Natali, i 50 posti letto convenzionati che, in base all’accordo del 2018 tra Regione e Comune, erano stati destinati alla clinica di Chiaruccia, sono ancora disponibili?

"Fino alla loro revoca – spiega Natali – rimangono dove sono. Il problema è che non sono mai stati attivati. Il tema sanitario è di competenza della Regione, ma prima di procedere vorremmo che il progetto fosse condiviso dai fanesi".

Si dice che parte di quei 50 posti siano stati assegnati alla struttura di Sassocorvaro, sempre di vostra proprietà.

"E’ vero che la struttura di Sassocorvaro li ha richiesti, ma se va avanti il progetto delle Terme la società valuterà di utilizzarli su Fano. Noi, Sassocorvaro l’abbiamo nel cuore e vogliamo che abbia il massimo dei servizi, ma le due strutture interagiranno tra di loro. Con i soli 50 posti, però, si potrà realizzare una clinica convenzionata esclusivamente di ortopedia. Noi invece saremo in grado di trasferire su Fano dalle nostre società altri posti letto (una decina) per realizzare una clinica polispecialistica (servono almeno 60 posti) a vocazione ortopedica: l’80% dell’attività sarà dedicato all’ortopedia, il restante sarà destinato al fabbisogno del territorio".

Il Consiglio comunale ha votato una mozione e il M5s ha presentato un’interrogazione per riservare i 50 posti letto al Santa Croce.

"Noi non togliamo posti letto alla sanità pubblica, i 50 convenzionati, non attivati, non sono sottratti a nessuno. I 10 mancanti li porteremo noi prendendoli dai 360 posti letto delle nostre strutture".

Anna Marchetti