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Chiude il “JLounge”, porto turistico di Fano senza ristorante

Il locale era stato preso in gestione lo scorso anno dall’imprenditore senigalliese Paolo Piccinini. Non sarebbe stata segnalata all’amministrazione la certificazione di inizio attività. Pugno duro del Comune

L’esterno del “JLounge” alla Marina dei Cesari

L’esterno del “JLounge” alla Marina dei Cesari

Fano, 29 dicembre 2024 – L’amministrazione comunale ha messo in moto la squadra degli... artificeri. Perché non c’è sul tavolo solo il caso del circolo cittadino di via Montevecchio, frequentato da tanti giovani e finito al centro di un esposto dei condòmini e di una diffida dell’amministrazione comunale. Nei giorni scorsi è partita un’altra ordinanza di chiusura immediata per un locale della Marina dei Cesari. Si tratta del “JLounge” che è al secondo piano, con tanto di bar annesso, della palazzina che si trova proprio all’entrata del porto turistico.

L’ordinanza non lascia molti spazi di manovra: “Chiusura immediata – si legge nell’atto – dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande ecc ecc”. Il perché di questo provvedimento è semplice: il titolare, un senigalliese, non aveva e non ha i titoli per tenere aperto. E nelle settimane scorse per due volte i vigili urbani hanno effettuato un sopralluogo nel locale, uno di sera per cena e altro di giorno controllando tutta la documentazione.

Per la cronaca il titolare del locale è Paolo Piccinini, un ristoratore molto conosciuto a Senigallia, che attraverso un giro di amicizie era arrivato a Fano, alla Marina dei Cesari, in pieno caos fallimentare con il locale in abbandono. Un locale che aveva vissuto momenti di gloria con cene e feste frequentate dalla migliore gioventù della città, e con tavoli dove si poteva incontrare anche Lapo Elkann con Trabaldo Togna, uno dei re del Piemonte, ex titolare di Loro Piana.

Il problema del “JLounge” è che ha riaperto – l’affitto concordato con il liquidatore del porto Gaia Cesaroni si rinnova anno per anno –, senza segnalare alla vecchia amministrazione comunale la certificazione di inizio attività. L’ordinanza è stata inviata dal Comune nei giorni scorsi per cui appare difficile che il locale possa restare aperto per il cenone di Capodanno. Questo perché il provvedimento di chiusura immediata è finito, oltre che al comando dei vigili urbani, anche alla compagnia carabinieri, al commissariato e al comando della Guardia di Finanza.

Per capire come funziona il reparto degli... ’artificeri’ si legge anche che “l’inosservanza dell’ordine di chiusura... implicherà la chiusura coattiva dell’esercizio e in caso di inosservanza il trasgressore sarà comunque segnalato all’Autorità Giudiziaria per la valutazione del reato previsto”. Va detto a onor di cronaca che Piccinini venne ‘sollecitato’ a prendere in gestione il locale in abbandono riaprendo bar e ristorante proprio per offrire un servizio a tutti gli avventori della Marina dei Cesari, che per prendere un caffè dovevano uscire dall’area per raggiungere il primo locale che capitava a tiro, come ad esempio il bar del Porto.

Intanto, dalle voci che escono dal palazzo comunale, il pugno di ferro senza guanto di velluto sarà usato anche per il circolo cittadino di via Montevecchio perché l’amministrazione sta aspettando solo la relazione dei vigili urbani e della polizia dopo i controlli effettuati domenica scorsa: dalle prime indiscrezioni che emergono si parla di oltre 200 giovani presenti, un dj per la musica e tantissimi non in possesso della tessera del circolo, obbligatoria. Anche in questo caso il commento di un amministratore è duro: “Non credo riusciranno a fare il cenone di Capodanno”.

m.g.