REDAZIONE FANO

Chiavi dell’auto, fedi, cellulari persi. Pronti gli angeli del metal detector

I volontari dell’associazione si mettono a disposizione gratuitamente per recuperare gli oggetti smarriti "Non ’battiamo’ solo le spiagge, ma anche colline e parchi: l’anno scorso 350 interventi nelle Marche".

I volontari dell’associazione si mettono a disposizione gratuitamente per recuperare gli oggetti smarriti "Non ’battiamo’ solo le spiagge, ma anche colline e parchi: l’anno scorso 350 interventi nelle Marche".

I volontari dell’associazione si mettono a disposizione gratuitamente per recuperare gli oggetti smarriti "Non ’battiamo’ solo le spiagge, ma anche colline e parchi: l’anno scorso 350 interventi nelle Marche".

di Anna MarchettiSi mettono a servizio della collettività, senza scopo di lucro, per la ricerca di piccoli oggetti smarriti dai cittadini o per collaborare con le istituzioni (Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia di Stato, Soprintendenza, Protezione civile) per la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale.

Sono i volontari dell’associazione "Sos metal detector nazionale" nata nel 2018 e formata, in molti casi, da apprtenenti o ex appartenenti delle forze dell’ordine, pronti a scendere in campo ogni volta che è richiesta la loro professionalità, determinazione e pazienza. Sono stati chiamati pure dalla trasmissione "Chi l’ha visto" per collaborare alla ricerca di persone scomparse o di oggetti a loro appartenuti.

L’associazione, con punti di riferimento in tutta Italia, opera anche nelle Marche dove nel 2024 ha svolto 350 interventi, il 70-80% dei quali con esito positivo. "Gli oggetti smarriti con maggiore frequenza – spiega Stefano Fagiolo che con il metal detector opera tra Fano, Marotta e Senigallia – sono le fedi nuziali, ma anche collane, bracciali, cellulari e chiavi". Quando gli occhi non bastano per rintracciare un regalo prezioso o un ‘ricordo’ affettivamente importante, entrano in azione i ’detectoristi’ di "Sos metal detector nazionale". Operano ovunque: in spiaggia, in mare, tra le colline, negli orti, in estate e in inverno.

"Durante le festività natalizie – ricorda Fagiolo – siamo riusciti a ‘scoprire’ tra l’erba di un parchetto a Sant’Orso le chiavi dell’auto perse dalla sua proprietaria. La scorsa estate abbiamo invece recuperato nella spiaggia di Sassonia una fede scivolata in acqua". Poi ci sono i recuperi significativi dal punto di vista umano, come quello di un piccolo anello in argento. "È stato importante ritrovarlo – fa notare Fagiolo – non tanto dal punto di vista economico, quanto per il valore sentimentale che quel regalo aveva per due fidanzatini con la sindrome di Down".

Singolare la storia dello smarrimento da parte di un figlio della fede di matrimonio del padre, da poco deceduto. "L’uomo era cosi disperato per aver perso l’anello paterno – racconta Fagiolo – che aveva perfino messo degli annunci per strada, con il rischio però di attivare anche gli ‘sciacalli’: il nostro intervento è stato risolutivo". Fagiolo e la sua associazione collaborano anche con la Soprintendenza, riportando alla luce "monete romane, picene, bicchieri e statue antiche".

Così come intervengono, in collaborazione con l’istituto astronomico nazionale, per l’individuazione di frammenti di meteoriti caduti sul territorio. Di questi giorni è la richiesta di collaborazione con l’associazione dell’Ente parco nazionale dell’Aspromonte e dei carabinieri forestali della Calabria per scovare cimeli storici militari della II Guerra Mondiale. "Noi siamo tutti volontari – conclude Fagiolo – e operiamo gratuitamente. Si può richiedere il nostro intervento chiamando il numero unico 331898507".