TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Fano, il caso Pro Loco: “Fiumi di soldi per anni, nessuno segnalò anomalie”

Parla Scopelliti, l’ex presidente della commissione garanzia controllo atti. E nel 2020, Lucarelli era assessore e il socio Bartolucci guidava l’associazione

29 ottobre 2021: l’assessore Etienn Lucarelli premia l’allora segretario della Pro Loco Gino Bartolucci, suo socio

29 ottobre 2021: l’assessore Etienn Lucarelli premia l’allora segretario della Pro Loco Gino Bartolucci, suo socio

Fano, 7 ottobre 2024 –Tutti sapevano del mare di soldi che dal Comune di Fano arrivava a Treponti. Circa 250mila l’anno per organizzare i grandi eventi della città.

Più tutti gli altri contributi di qualche migliaia di euro, dati regolarmente alle singole associazioni per le sagre. Ma nessuno ha mai obiettato nulla di questo rapporto tra la Pro Loco di Fano e la giunta Seri, finché l’ex vice sindaco Marchegiani non ha denunciato sul Carlino l’inopportunità politica in merito al fatto che l’ex assessore al Turismo e Attività economiche Etienn Lucarelli (già presidente della Pro Loco) avesse sempre dato “una delega in bianco” all’associazione di cui continuava a fare attivamente parte.

Associazione che sebbene avesse cambiato più volte presidente, faceva sempre riferimento a Gino Bartolucci, socio d’affari di Lucarelli. “Non ho mai ricevuto sollecitazioni politiche ad affrontare questo tema – commenta il consigliere comunale Luigi Scopelliti che all’epoca era il presidente della commissione comunale garanzia e controllo in quota Lega – . Sentivo solo chiacchiere da bar su quello che tutti chiamavano l’assessorato delle sagre. Forse per inesperienza non sono stato sufficientemente attento alla cosa. Ma se qualcuno me lo avesse chiesto, avrei interpellato la commissione, come ho fatto per il concorso pubblico che sembrava pilotato per assumere qualcuno senza titoli, e che alla fine è stato sospeso”.

“Noi ad un certo punto ci siamo fatti qualche domanda – aggiunge Francesco Panaroni, consigliere d’opposizione 5 Stelle oggi come allora – da lì abbiamo iniziato a guardare come venivano fatte le cose. Ma nelle cose che abbiamo tenuto d’occhio, abbiamo verificato che non c’era niente di illecito. E ci siamo fermati lì. L’assessore Etienn Lucarelli in quel momento dava soldi alla Pro Loco, ma Gino Bartolucci non ne era più il presidente. Per cui era solo inopportuno politicamente che i due fossero soci in affari nell’impresa di pulmini”.

Ma nel primo anno di mandato di Lucarelli, il presidente della Pro Loco era ancora Bartolucci che si è dimesso il 10 giugno 2020, rimanendo segretario dell’associazione per poi assumere l’attuale ruolo di tesoriere. “Quando è venuta fuori l’inchiesta di Pesaro mi è venuto da sorridere – commenta il segretario della Lega Alessandro Brandoni – perché mi sono detto: anche lì se ne sono accorti. Il centrodestra a Fano ha vinto le elezioni perché la gente era stanca che le decisioni importanti si prendessero a Treponti e non in via San Francesco (sede del Comune, ndr). Il centro sinistra stesso ha bocciato la modalità amministrativa della delega totale alla Pro Loco. Si è visto alle primarie con la bocciatura di Lucarelli. A Fano questo rapporto era talmente palese, e a tanti piaceva, che non veniva neanche da indagare. Ti dici: se lo fanno così spudoratamente, saranno stati attenti a fare tutto secondo le regole. Ma in realtà a questo punto non lo sappiamo più se è così. E forse bisogna cominciare a domandarselo”.