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Carignano, qualcosa si muove "Stiamo verificando le sorgenti"

L’advisor delle Terme: "A breve in Regione presenteremo il piano industriale e l’idea progettuale". Fanesi: "Era ora". Esulta il comitato. Cauto Pollegioni: "Segnale positivo ma nulla di concreto"

di Anna Marchetti

Passi avanti per le Terme di Carignano. "Si stanno ripristinando i pozzi – annuncia Beatrice Morbidoni del gruppo Riapriteci le Terme di Carignano – liberandoli da sabbia e fango, per poi procedere con le analisi. Qualcosa, seppur minimamente, si sta muovendo". Infatti, le analisi delle acque sono il primo passo per la richiesta delle concessioni. "Era ora" è il commento del vicesindaco Cristian Fanesi, mentre Carlo Buttaroni presidente di Tecnè, società advisor del progetto delle Terme di Carignano – l’area acquistata dal gruppo Romani – assicura: "Si tratta di lavori effettuati per la messa in sicurezza dell’area e la verifica delle sorgenti".

Buttaroni annuncia inoltre che "il piano economico- finanziario per il rilancio delle Terme è pronto ed è stato avviato anche lo studio del progetto tecnico". A breve ci sarà in Regione (sarebbe stato chiesto un incontro al presidente Francesco Acquaroli) la presentazione del piano industriale e dell’idea progettuale. Poi a luglio il progetto tecnico sarà messo a conoscenza di tutto il territorio. "In autunno – fa sapere Buttaroni – abbiamo intenzione di avviare la richiesta delle autorizzazioni", ma non azzarda date sull’apertura del cantiere, anche se fa sapere che si procederà con rapidità. Non ci sono ancora stati incontri con la Soprintendenza che saranno organizzati non appena sarà pronto il progetto tecnico.

"Uno dei nostri punti fermi è il rispetto del paesaggio: per le Terme di Carignano proporremo un’idea assolutamente innovativa per l’Italia. Si parla – ribadisce – di un progetto che supererà i 30 milioni di euro di investimento e che prevederà un piano occupazionale di 600 persone (tra assunzioni dirette e indotto)". E ancora Buttaroni: "Le Terme di Carignano sono bellissime e le 4 sorgenti sono di una qualità straordinaria. Ecco perché stiamo puntando ad un progetto di recupero a basso impatto ambientale che metta insieme, la parte termale, più legata alla salute, con il wellness. In un progetto della complessità delle Terme di Carignano sono tanti gli aspetti da considerare, dalla ricettività (non solo alberghiera, ma diffusa sul territorio) alla mobilità (che deve prendere in considerazione la possibilità di raggiungere le Terme in auto o in treno). Il progetto valorizzerà tutto il territorio e avrà un impatto molto importante anche sul litorale".

"Mi auguro che la pulizia dei pozzi – conclude Stefano Pollegioni di Udc Fano – sia un segnale positivo, ma ad oggi non c’è nulla di concreto: noi rimaniamo in attesa di conoscere il progetto di rilancio delle Terme di Carignano".