MARCO D’ERRICO
Cronaca

Blocchi di cemento in corsia, trappola in A14. Sette auto in panne. "Poteva andare peggio"

Grossi frammenti di calcestruzzo si staccano dai giunti poco prima della galleria di Novilara. "Per fortuna era l’1.30 e non c’era traffico"

Blocchi di cemento in corsia, trappola in A14. Sette auto in panne. "Poteva andare peggio"

Grossi frammenti di calcestruzzo si staccano dai giunti poco prima della galleria di Novilara. "Per fortuna era l’1.30 e non c’era traffico"

Trappola in autostrada A14, tra Pesaro e Fano, poco prima della galleria di Novilara, sulla corsia sud. Sette vetture danneggiate rimangono in panne nel tunnel, a causa dell’impatto con blocchi di cemento sparsi sull’asfalto. Secondo le testimonianze degli automobilisti, i corposi frammenti di calcestruzzo che hanno invaso la carreggiata erano almeno sei, lunghi fino a 35 centimetri. La Polstrada ha messo in sicurezza i veicoli incidentati fino alla loro rimozione. E’ successo durante la notte tra venerdì e ieri.

La prima auto, dopo l’impatto con un grosso pezzo di cemento, subisce un guasto all’impianto frenante e ai semiassi, bloccandosi all’interno della galleria. Nel giro di qualche minuto, se ne aggiungono altre sei, che si fermano dopo l’esplosione degli pneumatici, squarciati da altri grossi blocchi di pietra sparsi sul selciato. Stando a una prima ricostruzione, tali pietre si sarebbero staccate dal cordolo dei "giunti di dilatazione", ovvero placche poste tra i segmenti di asfalto, che ne permettono la flessibilità.

L’orologio segna l’una e trenta quando una Bmw station wagon sta per imboccare la galleria. Alla guida c’è Yuri Costantini, 50 anni, architetto di Marotta, che da Bologna è diretto a Macerata, sua città di origine, per raggiungere il padre, ricoverato in ospedale. "Ho avvertito un colpo fortissimo – racconta il professionista – e subito dopo l’auto si è bloccata, proprio nella galleria. Sono sceso e c’era un’altra macchina ferma, con a bordo una coppia di cinesi, ai quali era accaduto il medesimo incidente. I due tentavano di chiamare i soccorsi, ma il loro cellulare non aveva campo". Una situazione di estremo rischio, perché nel frattempo le auto sopraggiungevano in galleria a velocità elevate.

"Mentre chiamavo la polizia – continua Costantini – sono esplosi gli pneumatici alle altre vetture che imboccavano il tunnel. Ne ho contate almeno sei oltre la mia. Abbiamo vissuto momenti di estrema tensione". L’arrivo della Polstrada è provvidenziale per scongiurare altri incidenti. Durante la notte, il traffico è meno intenso e nessuno, per fortuna, è rimasto ferito, nonostante l’improvvisa perdita di controllo degli automezzi, conseguente lo scoppio delle gomme. Gli agenti deviano il traffico, delimitando l’area con torce di segnalazione, e dispongono che gli automobilisti scendano dalle vetture, per raggiungere le piazzole di sosta di emergenza. Poi effettuano i rilievi, per stabilire la dinamica di quanto accaduto.

"Ho dovuto sborsare 300 euro – aggiunge Yuri Costantini – per pagare il trasporto della mia vettura a Marotta. Ma mi duole di più non aver potuto raggiungere mio padre, che comunque grazie a Dio si è ripreso, malgrado i suoi 92 anni. La manutenzione dell’autostrada – conclude –, che paghiamo profumatamente, dovrebbe essere eseguita con la massima attenzione, per non compromettere la sicurezza degli automobilisti".