di Sandro Franceschetti
Ladri in fuga con 7 fucili da caccia, oro e contanti. Il furto, verificatosi a San Giorgio di Pesaro, è avvenuto durante il ponte di Ognissanti, sfruttando l’assenza dei proprietari da casa: una giovane coppia con un bambino. I quali, domenica pomeriggio, al rientro da una minivacanza iniziata il 31 ottobre, hanno trovato la loro abitazione, una villetta su un unico livello ubicata lungo la provinciale ‘Orcianense’, interamente messa a soqquadro.
I malviventi hanno rovistato in ogni stanza, aprendo guardaroba, credenze e cassettiere e alla fine la loro attenzione si è concentrata su un armadietto di sicurezza porta fucili in ferro, alto all’incirca un metro e mezzo, largo sui 35 centimetri e profondo altrettanto. Anziché provare ad aprirlo sul posto, rischiando di fare rumore e di impiegarci troppo tempo, i ladri lo hanno scardinato dalla parete, alla quale era ancorato con dei ‘fischer’, usando degli oggetti da scasso, probabilmente anche un piede di porco, e se lo sono portato via tutto intero.
Al suo interno erano custoditi i 7 fucili da caccia (regolarmente detenuti dal proprietario, un quarantenne appassionato dell’attività venatoria), per un valore di almeno 3mila euro, e, in un apposito cassettino, anche alcuni gioielli e dei contanti. A raccogliere l’immediata denuncia sono stati i carabinieri della vicina stazione di Mondavio, guidata dal luogotenente Pasquale Castigliego, che ora sono al lavoro per risalire ai responsabili dell’azione criminosa e per cercare di recuperare la refurtiva.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti sembra esserci anche la possibilità di rinvenire l’armadietto con le armi abbandonato in qualche area di campagna limitrofa alla casa in cui è stato commesso il furto. E’ probabile, infatti, che il vero obiettivo dei delinquenti non fossero i fucili, quanto, piuttosto, il contenuto del cassettino di sicurezza che normalmente si cela dentro al contenitore ‘blindato’. Che, nella fattispecie, era presente e custodiva orecchini, braccialetti e catenine, oltre a pochi contanti, per un totale stimato in circa mille euro. Pertanto, il colpo ammonta a 4mila.
Al momento non risultano testimoni che abbiano notato movimenti strani nel lasso di tempo tra le sera del 31 ottobre e il pomeriggio del 3 novembre, ma un aiuto ai carabinieri potrebbe arrivare dall’analisi dei dispositivi di lettura targhe presenti nei varchi d’accesso a Terre Roveresche.