di Sandro Franceschetti
Il comitato ‘AmbienteVivo’ di San Costanzo, che da oltre 3 anni lotta per scongiurare l’estensione volumetrica della discarica di Monteschiantello (nel territorio di Fano, ma ad appena 800 metri dal confine sancostanzese) "esprime forte perplessità e contrarietà, a seguito delle parole pronunciate dal sindaco Serfilippi alla trasmissione tv ‘Primo cittadino’". Parole di questo tenore: "Non è all’ordine del giorno, attualmente, nessun ampliamento, perché bisognerà che i sindaci, in sede di assemblea Ato decidano il futuro dei rifiuti della nostra comunità. E’ un tema scottante, ma importante, perché quando i cittadini si vedranno triplicate le bollette verranno loro a chiedere di effettuare o nuove discariche o ampliamenti". Lo stesso Serfilippi ha aggiunto: "Al momento non c’è nulla, ma è chiaro che c’è un’esigenza e tra qualche anno non sapremo più dove smaltire i nostri rifiuti", concludendo "che dovranno essere valutate misure compensative per San Costanzo, Tombaccia e Caminate se la discarica verrà ampliata".
Quello che non è andato giù al comitato è, innanzitutto, quel "al momento non c’è nulla". Il presidente di ‘AmibenteVivo’ Stefano Sanchioni e i suoi collaboratori evidenziano: "Il sindaco di Fano sa bene che è in fase di approvazione il nuovo Piano di Gestione Regionale dei Rifiuti che ribadisce in svariati passaggi che l’ampliamento delle discariche esistenti (con particolare riferimento a quelle della provincia di Pesaro e Urbino) è una delle azioni prioritarie e urgenti da mettere in atto mentre si progetta e si realizza l’inceneritore, previsto per il 2030. E bisogna dire anche che la Regione chiede al nostro territorio di accogliere i rifiuti di tutte le aree che una discarica non ce l’hanno per niente, adducendo una motivazione molto semplice: è più facile allargare la nostra che farne una dove serve".
Altro tema è quello dei rifiuti non domestici: "Accade – riprende il comitato - che le nostre discariche vengono ancora riempite coi rifiuti speciali, ed è per questo che si stanno esaurendo in fretta e devono essere allargate. Se si smettesse di usarle a scopo di profitto, a beneficio delle società di gestione e quindi anche dello stesso Comune di Fano, e si usassero solo come servizio alla cittadinanza, non ci sarebbe bisogno di alcun allargamento e arriveremo abbondantemente al 2030. Basta allo sfruttamento di suolo e all’avvicinamento della discarica ai centri abitati. Vorremmo vedere il sindaco fanese muoversi per migliorare la raccolta differenziata, mediante il porta a porta e l’applicazione della tariffa puntuale e non sentire più frasi allarmistiche secondo le quali senza allargamento della discarica i costi per i cittadini triplicheranno".