
Marina Bargnesi sorridente accanto al fratello Fabio: «E’ importante mantenere le relazioni anche nei momenti più inaspettati che la vita riserva»
di Anna MarchettiSono passati due anni da quando a Marina Bargnesi, ex assessore ai Servizi sociali e Pari Opportunità (prima giunta Seri), fu diagnosticata una grave patologia oncologica. Sono stati due anni particolarmente complicati, dal punto di vista fisico e psicologico, per una donna come l’ex assessore sempre molto attiva dal punto di vista lavorativo e dell’impegno politico. Oggi Marina, che ha superato la fase più faticosa della malattia, riconquistando uno stato di maggiore benessere, ha deciso di condividere pubblicamente il percorso umano e sanitario che le ha permesso un recupero non scontato.
"Era il 25 aprile 2023 – racconta Marina Bargnesi – quando al Santa Croce hanno individuato la grave patologia. Per questo ringrazio il direttore dell’unità operativa del Pronto soccorso Giancarlo Titolo e Francesco Logullo, direttore dell’unità operativa di Neurologia dove sono stata ricoverata per 10 giorni e che ha effettuato la diagnosi definitiva, fondamentale per assumere le decisioni successive". Determinante l’incontro con professionisti di alto livello specializzati nella neochirurgia oncologica, sia per il delicato intervento chirurgico a cui è stata sottoposta, sia per le cure successive.
"Pur lavorando all’Ast – racconta Marina Bargnesi che è psicologa al Dipartimento di Salute mentale dell’Azienda sanitaria provinciale – prima di due anni fa non avevo avuto occasione di conoscere lo specifico mondo dell’oncologia". In pochi giorni, Marina ha dovuto prendere atto della malattia e individuare il percorso da seguire. Decisivo l’incontro con i medici dell’Humanitas Research Hospital, il policlinico di Milano centro di ricerca internazionale sui tumori, dove è stata operata e dove è stata seguita nelle cure. "La mia gratitudine – afferma Marina – va al neurochirurgo Federico Pessina, responsabile dell’Unità operativa di Neurochirurgia Cranica di Humanitas, che mi ha operata e mi ha salvato la vita. Uguale riconoscenza devo all’oncologo, professor Matteo Simonelli, che mi ha seguito nelle cure successive all’intervento. Di grande valore sono state le professioniste del Santa Croce nella fase della cura e della riabilitazione dopo le dimissioni dal policlinico Humanitas. Mi riferisco a Rita Chiari, direttore operativo di Oncologia, e a Marina Simoncelli, direttore della Medicina Riabilitativa".
In questi due anni di cammino nella malattia Marina, oltre all’affetto dei figli e dei familiari, ha potuto contare sulla vicinanza di tante persone amiche, che le hanno dimostrato considerazione, stima e sostegno. Tra queste l’attuale assessore ai Servizi sociali e alle Pari Opportunità Lucia Tarsi che ha reso possibile un incontro al PariCentro per affrontare il delicato tema della malattia che incide sulle donne e sulle loro relazioni familiari e lavorative.
"L’incontro, avvenuto meno di un mese fa è servito a sottolineare – commenta Marina – quanto sia importante mantenere le relazioni anche nei momenti più inaspettati che la vita riserva e a trasmettere coraggio e fiducia a tutte coloro che stanno affrontando situazioni dolorose". "Il PariCentro è un luogo di riferimento per le donne del territorio – conclude Marina – a cui tengo particolarmente, che ho fortemente voluto quando ero assessore e che Tarsi sta portando avanti con dedizione e valore".