ANNA MARCHETTI
Cronaca

Bar e pasticcerie, l’asporto è la salvezza

Torte di compleanno, paste domenicali, consegne di colazioni. Ecco come il settore tenta di resistere tra servizi e take away

di Anna Marchetti

Torte di compleanno, paste domenicali, consegna di caffè e colazioni nei negozi e negli uffici. Bar e pasticcerie tentano di sopravvivere e mantenere la clientela con take away e delivery in attesa che la nostra regione riconquisti il colore giallo e possano riaprire almeno fino alle 18. "Sono ottimista e fiducioso – commenta Stefano Ceresani del Caffè del Pasticciere che cerca di mandare un messaggio di incoraggiamento ai colleghi – per Natale ci faranno lavorare". Ceresani è così convinto che dalla prossima settimana avvierà la produzione di panettoni e pandori.

"Naturalmente – afferma – andremo con i piedi di piombo e le quantità saranno meno degli anni passati". Dei tre punti vendita (Le dolcezze del Pasticciere, Il Pasticciere in città e il Caffè del Pasticciere) Ceresani ha deciso di tenere attivo, con asporto e consegne a domicilio, solo il locale di via della Costituzione "anche se lavoriamo 13 di quella che è la nostra normale attività". Ha invece optato per la chiusura totale fino al 3 dicembre il Caffè Centrale: "La nostra – spiega Alberto Pappolini – è una grande struttura, aperta dalle colazioni ai dopo cena, con ben 12 dipendenti: con l’asporto e le consegne a domicilio non avremmo pagato neppure le spese. Speriamo di poter lavorare a pieno regime in vista del Natale".

Da sabato riprende l’attività anche il bar Bon Bon che si era fermato per una settimana. Punteranno, come spiega il titolare Francesco Dionisi, sull’asporto, soprattutto della pasticceria, ma anche sulle consegne a domicilio. Le colazioni negli uffici e nei negozi sono la valvola di sfogo del Caffè Aurora e della Bomboniera. Nulla a che vedere con i ritmi che i due locali di piazza XX Settembre, tenevano prima delle restrizioni anticovid. "La fatturazione – si lamenta il titolare del Caffè Aurora Filippo Bacchiocchi – è molto bassa". "Poi c’è l’asporto anche se i clienti – continua Bacchiocchi – non capiscono che è vietato consumare caffè e cappuccini davanti al locale. Cerchiamo di spiegarglielo, ma qualcuno non comprende e nascono le discussioni". I titolari dei due locali sollevano un altro problema che si verifica durante il mercato settimanale. "Non ci sono i bagni chimici – fa notare Roberto Bacchiocchi della Bomboniera – e gli ambulanti ci chiedono di utilizzare i servizi all’interno dei nostri locali, noi come facciamo a rifiutarci?".

"L’amministrazione comunale – insiste Filippo Bacchiocchi – invece di concentrarsi sui nuovi parcheggi a pagamento non sarebbe meglio si occupasse delle esigenze dei cittadini e nel caso particolare degli ambulanti?". "L’asporto – commenta Fabio Cavazzoni titolare della omonima pasticceria di via Mattei e del bar Cristallo di via Battisti – almeno ci servirà a coprire le spese e comunque lo facciamo sia per mantenere il contatto con la clientela sia per i dipendenti che, seppure ad orario ridotto, continuano a lavorare". Non convince, invece, Valentina Diotallevi titolare della sala da tè Ucellin Bel Verde di via Rinalducci l’eccessivo uso di plastica e materiale usa e getta che si sta facendo con take away e delivery: "Per ora il mio locale è aperto, per l’asporto di miscele di tè e caffè, tazze, barattoli e teiere dalle 10 alle 12.30, ma sto cercando delle idee per fornire i clienti di contenitori personalizzati, tipo thermos, per il consumo di caffè e tè".