Fano, 13 settembre 2024 – Sugli autovelox ormai è battaglia tra il Comune e le associazioni di tutela dei cittadini. “Dall’incontro dell’altro ieri in Prefettura – ribadisce il sindaco Luca Serfillippi – abbiamo avuto la conferma della regolarità dei nostri apparecchi, posizionati nel rispetto delle indicazioni del decreto ministeriale”.
“Non esiste alcun decreto ministeriale – replicano però dalla Globoconsumatori, associazione con sede ad Alessandria, che tra gli altri sta tutelando con un ricorso al giudice di pace un fanese che ha ricevuto una sessantina di verbali – semmai una determina dirigenziale. Tra l’altro l’unico ministero competente in materia sarebbe il Mimit (Ministero delle Imprese) e non certo quello delle Infrastrutture e Trasporti”.
Nel frattempo Altvelox (associazione nazionale di tutela degli utenti della strada) ha denunciato 13 persone, tra rappresentanti delle istituzioni, dirigenti di enti pubblici e società private, e ha chiesto il sequestro degli apparecchi. Altvelox contesta “l’uso improprio dei rilevatori di velocità privi di debita omologazione, la mancanza dei piani di sicurezza delle strade e l’incongruenza sulla gara d’appalto” e vuole “capire il motivo per cui i due autovelox (in funzione sulla Statale 16 e sulla via Flaminia, ndr) abbiano pesantemente sanzionato i cittadini”.
L’amministrazione comunale fa, però, notare che “sia la giunta precedente sia quella attuale hanno ritenuto necessario ed opportuno mantenere i dispositivi in funzione senza disattivazione, indipendentemente dall’invio degli accertamenti che sono stati solo temporalmente sospesi per comprendere gli effetti e la portata dell’orientamento giurisprudenziale”. Il Comune fa inoltre presente che gli autovelox “sono un importante e insostituibile deterrente contro l’eccessiva velocità; riducono fortemente gli incidenti stradali gravi, in particolare su strade statali come la Flaminia e l’Adriatica sud”.
Sul tema della omologazione - autorizzazione degli autovelox, l’amministrazione comunale sottolinea che “la mancanza di omologazione riguarda tutta Italia e che non sono omologati neppure gli apparecchi in dotazione alle forze dell’ordine e quelli in uso alla Polizia stradale. Al momento non esiste una direttiva governativa che chiarisca come agire dopo la nota ordinanza della Cassazione che comunque non fornisce interpretazioni vincolanti e non afferma principi di diritto come le sentenze. Pertanto, prima di ridurre la sicurezza della circolazione stradale, restiamo in attesa che la giurisprudenza della Cassazione adotti un contegno interpretativo consolidato oppure che il legislatore intervenga”.
Dalla Globoconsumatori, però, contestano anche questa affermazione: “Le ordinanze e le sentenze della Cassazione sono di legittimità avendo valore di legge a differenza delle sentenze di Tribunale che sono di merito: questo si impara al primo anno di Giurisprudenza”