REDAZIONE FANO

Artigiani sul piede di guerra: "I mercatini ci danneggiano"

Riccardo Giuliani, direttore di Confartigianato Fano: "Bello il concetto dell’hobbista ma sarebbe meglio valorizzare il lavoro della categoria".

Mercatini di Natale, si lamentano. gli artigiani e i commercianti fanesi

Mercatini di Natale, si lamentano. gli artigiani e i commercianti fanesi

Si lamentano a denti stretti gli artigiani e i commercianti fanesi: "il mercatino di Natale degli hobbisti ci fa danno - dicono -: le stesse cose si possono trovare anche nelle nostre botteghe e nei negozi del centro storico che pagano tasse e affitti". E’ un Natale magro infatti per l’economia fanese, messa a dura prova anche dalle intemperie che hanno frenato la corsa agli acquisti di regali e pensierini.

Un coro unanime di lamentele, che trova una sintesi nelle parole delle associazioni di categoria: "Bello il concetto dell’hobbista nei mercatini, ma sarebbe meglio valorizzare il lavoro dell’artigiano che tutto l’anno si prodiga per promuovere un’eccellenza del territorio e un’identità artistica - dice Riccardo Giuliani, direttore di Confartigianato Fano -. Abbiamo avviato recentemente un dialogo con le amministrazioni locali, perché nella provincia di Pesaro e Urbino a differenza che nel resto della regione, i bandi per i mercatini di Natale ma anche del resto dell’anno, vengono pensati più per essere assegnati ad agenzie e Pro Loco, che alle associazioni di categoria. In Ancona a Jesi e Senigallia, invece, siamo noi i promotori del mercatino di Natale e ci avvaliamo quasi esclusivamente di partite Iva. Qui a Fano non abbiamo potuto proporci perché non c’è un bando apposito, me l’organizzazione dei mercatini natalizi è inglobata nel bando dell’organizzazione dell’intero evento. Bisognerebbe però lavorare di più sulla qualità del prodotto, una qualità che i nostri artigiani possono garantire quotidianamente grazie all’identità del loro prodotto e il fatto che sono eccellenze artigiane regionali".

Per questo Giuliani chiede la collaborazione delle altre associazioni di categoria provinciali, per presentare un progetto unitario alle varie amministrazioni comunali, con cui proporsi per l’organizzazione dei tanti mercatini che tutto l’anno animano la vita di borghi e città, contro la crisi economica che desertifica i centri storici a favore dei centri commerciali. In tutto questo però Giacomo Grandicelli, presidente della Pro Loco Fano, difende la buona fede del suo mercatino e apre alla collaborazione.

"C’è anche qualche partita Iva tra i nostri ‘mercanti’ - rivela - ma è vero che in proporzione nelle 25 casette di Natale ci sono più hobbisti e associazioni a proporre i loro prodotti. In che proporzione poi paghino le tasse non lo so, ciò che so è che sono stati gli unici a rispondere in questi anni al nostro invito a partecipare al mercatino. Lo stand dedicato a ‘Un sorso di tradizione’ però testimonia che siamo sempre stati aperti alle collaborazioni con le associazioni di categoria, ma fino ad ora solo Confesercenti ci ha chiesto di collaborare. Da parte nostra nessuna chiusura, anzi… se Confartigianato volesse proporci in futuro i suoi artigiani, ci alleggerirebbe di un bel peso organizzativo".

Tiziana Petrelli