Un mese dopo l’omicidio di Ana Cristina Duarte Correia, uccisa sabato 7 settembre, ancora non è stato possibile celebrare il funerale, né seppellire la donna. Lodenuncia Renata Bueno, ex deputata italo-brasiana e avvocatessa della famgilia della vittima, scagliandosi contro "i rallentamenti burocratici" che stanno impedendo il tutto e ora chiede un intervendo urgente da parte delle autorità competenti per favorire il processo.
"Oggi (ieri per chi legge, ndr) ricorre un mese dalla tragica morte di Ana Cristina Duarte Correia, la donna di 38 anni di origine brasiliana brutalmente uccisa dal marito nella sua abitazione di Colli al Metauro, nei pressi di Fano – ha dichiarato –. Un dramma che si è consumato sotto allo sguardo impotente dei figli. Ritengo inaccettabile che, nonostante sia trascorso un mese da questo terribile omicidio, la famiglia di Ana Cristina non abbia ancora potuto darle degna sepoltura. A causa dei rallentamenti burocratici, le esequie funebri non sono state ancora celebrate, negando così un diritto fondamentale a chi ha già subito una perdita così dolorosa. Questa interminabile attesa aggiunge ulteriore sofferenza a una ferita già devastante. La famiglia di Ana Cristina non può nemmeno trovare un momento di pace per dirle addio, intrappolata in un limbo burocratico che sembra non dare tregua. È necessario che le autorità competenti intervengano con urgenza. La comunità si aspetta un’azione rapida ed efficace per restituire dignità alla memoria di Ana Cristina e offrire un minimo di conforto a chi ha già perso tutto".