MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Alma, Auspici e Comune: palla avvelenata

L’amministrazione a luglio intimò la chiusura dell’attività dell’imprenditore, esponente della sinistra. E il caso scivola dallo sport alla politica

L’imprenditore della nautica Teodosio Auspici (foto d’archivio)

L’imprenditore della nautica Teodosio Auspici (foto d’archivio)

Il calcio cittadino sta diventando, politicamente, come una nuova battaglia di Pearl Harbour. Non si capisce se in mare finiranno i caccia giapponesi oppure mezza flotta degli Stati Uniti. Perché ora volano gli stracci e non solo. Questo dopo la mossa fatta da Teodosio Auspici, imprenditore della nautica ed anche leader della sinistra, che si è detto pronto a subentrare nella proprietà dell’Alma. Un fanese antagonista all’attuale giunta, che vuole arrivare alla guida del club bandiera della città.

La mossa è stata letta in piazza XX Settembre come l’invio di un carro funebre politico nei confronti di coloro, Serfilippi & C., che hanno questa estate tirato fuori dal cilindro il Fano Calcio dando lo sfratto all’Alma. Ci si chiede: è solo amore per il calcio? Una entrata politica a gamba tesa? Difficile dirlo, ma qualcuno ha letto la mossa dell’imprenditore come un atto puramente politico. Perché? La risposta starebbe in un documento che risale a luglio dello scorso anno e riguarda una ispezione che è stata fatta alla "Italiana Compositi Modelli" di via Papiria, cantiere nautico fondato da Teodosio Auspici, dove si parla di "cessazione immediata delle lavorazioni che producono emissioni in atmosfera o che attengono a lavorazioni a sostanze chimiche connesse alle industrie insalubri; rimozione rifiuti, presentazione relazione di valutazione impatto acustico".

Un dossier di molte pagine quello che è arrivato sui tavoli della nuova amministrazione comunale. Una lunghissima sequenza di contestazioni compresa quella relativa all’uso di particolari sostanze chimiche che certifica l’azienda "come industria insalubre di prima classe". Una verifica, si legge nel documento, che è stata svolta dalla polizia locale alla presenza del rappresentante legale della società. Una verifica, fuori e dentro i capannoni riportata in maniera certosina dagli agenti della polizia locale, i quali per non rischiare contestazioni hanno registrato anche un filmato.

L’atto, firmato dal sindaco Luca Serfilippi, impone anche ad Auspici di provvedere entro un lasso di tempo determinato alla sistemazione e regolarizzione di tutte le violazioni che sono state accertate nel corso dell’ispezione nei capannoni della sua azienda. E si legge anche che il documento sarà trasmesso anche all’ispettorato del lavoro, all’Ast provinciale e, a quanto pare, alla procura della Repubblica. Insomma, una valanga quella che è terminata sopra l’azienda di Auspici. Ma va detto che comunque tutti i rilievi che sono stati rilevati sono stati comunque sanati perché "Italiana Compositi Modelli" con sede in via Papiria è comunque aperta e continua a lavore regolarmente nel campo della nautica. Siamo alla guerra fredda, al Checkpoint Charlie, il passaggio tra la Germania Ovest a quella dell’Est, dove se uno forzava, sparavano.

m.g.