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Cronaca

"Allagamenti a Marotta nord, si è perso tempo"

L’accusa di Bonacorsi all’amministrazione: "Ancora nessun intervento sotto la Statale e la ferrovia. E’ lì che si crea il problema"

Una strada di Marotta nord, giovedì pomeriggio

Una strada di Marotta nord, giovedì pomeriggio

di Sandro Franceschetti

Dopo l’ennesimo allagamento arrivano ‘puntuali’ anche le critiche all’amministrazione. Ieri a Marotta nord la situazione è tornata alla normalità e sono state riaperte anche le scuole, rimaste chiuse giovedì e venerdì, ma soprattutto nella giornata del 19 i disagi sono stati importanti, con diverse strade della zona coperte da 10, 15 centimetri d’acqua e più di uno scantinato semisommerso, tanto che Protezione civile e vigili del fuoco hanno avuto il loro bel da fare. Le aree più colpite sono state via Ferrari, via Rovani, via Corfù, via Nievo e limitrofe, e non è stata risparmiata neppure la Statale 16, con diversi tratti che nel pomeriggio di giovedì erano al limite della percorrenza.

"Il problema è che il Comune ha sbagliato la strategia di intervento – afferma il capogruppo di minoranza Anteo Bonacorsi -, perché sono stati effettuati lavori sia a monte della Statale, sia tra la ferrovia e il mare, ma sotto l’Adriatica e la strada ferrata c’è ancora un tubo di piccole dimensioni, che crea un intoppo inevitabile, favorendo gli allagamenti della Statale e che rende inutili gli interventi fin qui eseguiti tra la ferrovia e il lungomare". Il leader di opposizione aggiunge: "Il progetto andava concepito e realizzato nella sua interezza, senza lasciar trascorre così tanto tempo per eseguire l’attraversamento sotto la Statale e la ferrovia. Uno stralcio, questo, che l’amministrazione ha quantificato in 715mila euro e che secondo alcune previsioni ottimistiche fatte dal sindaco all’inizio dell’anno scorso sarebbe stato realizzato entro la primavera 2024, ma ancora non è neppure iniziato".

"E’ indiscutibile che si è perso tempo e tra le cause c’è anche il fatto che la giunta, per questi lavori, anziché utilizzare fondi di bilancio o accendere un mutuo, ha atteso che gli fossero finanziati da un ente sovraordinato, in tal caso la Regione. Ma questa è stata una scelta sbagliatissima. Quando ci sono di mezzo questioni così importanti, che riguardano anche l’incolumità dei cittadini, bisogna mettere in campo i propri fondi, senza attendere neanche un minuto. Non si capisce poi, perché l’approvazione del progetto da parte di Rfi sia arrivata soltanto il 27 giugno 2024. Cos’è successo? Perché queste lungaggini?". Bonacorsi conclude: "Visto che adesso per questo benedetto stralcio è in corso la gara e che il cronoprogramma prevede che l’opera sarà realizzata in 525 giorni, bisognerà ancora attendere almeno un anno e mezzo, sperando che nel frattempo, il meteo sia clemente".