MARCO D’ERRICO
Cronaca

La tragedia di Alberto Fiorani morto nell’incidente a Fano, era in moto col figlio

Era ingegnere, 51 anni, poliglotta, lavorava alla Scm. Viaggiava sulla statale, è deceduto nella notte tra giovedì e venerdì all’ospedale Torrette di Ancona

Alberto Fiorani, ingegnere di 51 anni morto dopo lo schianto in moto

Alberto Fiorani, ingegnere di 51 anni morto dopo lo schianto in moto

Fano, 20 luglio 2024 – Commozione e incredulità per la morte di Alberto Fiorani di 51 anni di Fano. E’ l’ingegnere padre di due figli, deceduto nella notte tra giovedì e venerdì all’ospedale Torrette di Ancona, per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì lungo la statale Adriatica all’altezza della Gimarra (ex hotel Riviera). L’uomo, in sella alla sua moto Ducati con il figlio di 18 anni, si è scontrato con una Fiat Panda che lo precedeva in direzione di Fano e che stava svoltando a sinistra, per accedere a un’area di sosta a ridosso della pista ciclabile.

L’impatto è stato fatale per Fiorani, mentre il figlio è rimasto gravemente ferito ed è ricoverato all’ospedale prima di Pesaro e poi di Ancona con una prognosi di 40 giorni. Il professionista, dipendente della Scm Group, azienda leader nel campo dei macchinari per la lavorazione del legno, era molto conosciuto a Fano. Parlava diverse lingue e all’esperienza coniugava spiccate doti comunicative. Era spesso in viaggio, dagli Stati Uniti, dove ha lavorato per qualche tempo, ad altre nazioni, dove si occupava della promozione delle macchine prodotte dall’azienda. Ma era anche responsabile dell’accoglienza di imprenditori stranieri in visita all’azienda a Fano, che accompagnava nei vari padiglioni, spiegando loro il funzionamento degli apparati e delle macchine.

Malgrado il suo ruolo, Alberto Fiorani ha sempre agito con umiltà e amicizia nei confronti degli altri dipendenti. I colleghi lo ricordano diligente e instancabile sul lavoro e per la sua grande umanità e simpatia. La notizia della sua morte è stata una doccia fredda per tanti. L’ingegnere, ricordano gli amici, era una persona estremamente poliedrica, con molti interessi e una grande passione per le attività all’aria aperta, tra cui il paracadutismo. Al tempo stesso, è stato un padre premuroso, sempre vicino ai due figli, sebbene da qualche tempo si fosse trasferito in Romagna, a San Giovanni in Marignano, dove viveva con la compagna. Dai profili social, traspare il suo amore per la vita, dalla buona cucina alle serate con gli amici, ai viaggi, alla passione per il mare. In tanti rimpiangeranno il suo carattere estroverso, il sorriso, il tratto morigerato, mai fuori dalle righe, nonostante i momenti di tensione che il lavoro può presentare. Alberto Fiorani lascia un vuoto difficile da colmare, non solo come esperto professionista e orgoglio dell’azienda, ma anche e soprattutto come persona stimata e apprezzata per le doti umane.