ANNA MARCHETTI
Cronaca

A cena i fasti dell’ortopedia fanese: "Eravamo un’eccellenza nazionale"

Rimpatriata di primari e infermieri al ristorante Yankee: da Zini a Zandri a Purcaro, fino alla storica caposala. Nel 1968 la fondazione del reparto con il professor Cormìo; poi nel 2012, con Marche Nord, tutto cambiò.

A cena i fasti dell’ortopedia fanese: "Eravamo un’eccellenza nazionale"

E’ stata l’occasione per ripercorrere gli anni d’oro dell’ortopedia fanese. Quella che si è svolta qualche giorno fa al ristorante Yankee non è stata solo una cena conviviale ma l’incontro di primari ortopedici, infermieri e caposala, che hanno portato a livello nazionale, e in alcuni casi anche internazionale, la sanità fanese. "Parliamo – ricorda Giuseppe Pierpaoli, infermiere – di un periodo che va dal 1968, quando il professor Cormìo creò il reparto di ortopedia del Santa Croce, al 2012 quando la situazione cambiò a seguito della nascita dell’azienda ospedaliera Marche Nord".

Negli anni in cui Cormìo diresse l’ortopedia fanese, il reparto era considerato un vera e proprio eccellenza, una ‘scuola’ che produsse diversi primari. Quei primari presenti alla cena che, dal 1997 in poi, dopo il pensionamento del fondatore del reparto, si sono succeduti alla guida dell’ortopedia fanese: Raoul Zini, Angelo Zandri, Ariberto Purcaro. E ancora, della scuola Cormìo, c’erano Vincenzo Di Placido, per diversi anni primario a Urbino, e Liliana Gabrielli la aiuto primario ai tempi di Cormìo. Insieme ai medici, anche la storica caposala Marinella Bargnesi (sorella di don Mauro Bargnesi della parrocchia di San Cristoforo), Luciana Alesi, (organizzatrice della serata) una delle prime infermiere donna dell’ortopedia, e altri infermieri come Giuseppe Pierpaoli, Leonardo Profili, Franco Cavalieri, Umberto Rincicotti, Paolo Vitali e Osvaldo Scarpetti. "Ci ritroviamo periodicamente – commenta il dottor Di Placido – siamo ancora una quindicina, tra infermieri e medici, che sono stati tra i protagonisti della storica ortopedia del Santa Croce".

Una esperienza che, una volta andato in pensione Cormio, è stata portata avanti dai suoi allievi. "Finché – ricorda Di Placido – non siamo andati in pensione anche noi e c’è stato l’accorpamento di tutte le specialistiche a Pesaro". E così anche l’ortopedia fanese "considerata una eccellenza, un riferimento per il centro Italia" è scomparsa a favore di Pesaro. "Sono scelte politiche – fa notare Di Placido – su cui noi medici possiamo fare ben poco. Ma l’ortopedia, ora a Pesaro, continua ad essere un ottimo reparto. Certo si potrebbero differenziare le attività tra Pesaro, Fano e Urbino". "Il nostro desiderio – ribadisce il dottor Pietro Cuzzupoli, medico ortopedico del Santa Croce – è fare di Fano un punto di riferimento per l’attività protesica, mentre Pesaro sarebbe un trauma center. Una richiesta già avanzata dal primario Luca Memè: ci sono le risorse umane per realizzarla".