REDAZIONE FANO

Fano, l'area archeologica della MeMo apre alle visite

Tutti i martedì e venerdi e la seconda domenica del mese visite gratuite

La sala ipogea della Memo

Fano (Pesaro e Urbino) 12 ottobre 2016 - Da qualche giorno è possibile visitare l'area archeologica della Memo grazie alle aperture che saranno effettualte dall'Associazione Auser di Fano il martedì ed il venerdì dalle ore 16.30 alle ore 18.30. Gli scavi saranno inoltre aperti nella seconda domenica del mese in occasione del mercato dell'antiquariato sempre nello stesso orario.

I volontari dell'Associazione Auser distribuiranno del materiale informativo e i contatti delle guide accreditate per effettuare delle visite guidate. Sarà inoltre possibile visionare il volume "L'Augusteum di Fanum Fortunae" in vendita presso l'ingresso della Mediateca Montanari.

La Mediatca Montanari, infatti, sorge su un importante sito della Fano romana, di cui restano notevoli strutture visibili nei sotterranei della ex-Scuola Luigi Rossi. Si tratta di un’ampia area cinta da portici con colonne in laterizio, stuccate e con basi e capitelli tuscanici di pietra calcarea, forse da collegare al vicino teatro come area destinata alla frequentazione degli spettatori in occasione degli spettacoli. Il complesso fu realizzato alla fine del I secolo a.C.

Addossato al lato est del quadriportico fu in seguito collocato un imponente edificio destinato al culto imperiale, dell’età dell’imperatore Claudio (41-54 d.C.), costituito da una grande aula sontuosamente rivestita di marmi policromi nel pavimento e alle pareti, e di un porticato o pronao antistante, forse di quattro colonne corinzie, affacciato su una delle principali strade della città romana, il decumano massimo, corrispondente all’attuale via dell’Arco di Augusto. Statue di Claudio, del figlioletto Britannico e di altri membri della famiglia imperiale costituivano le immagini collegate a questo culto molto diffuso in tutto il mondo romano.