REDAZIONE FANO

Brodetto fest Fano 2022, Gianmarco Tognazzi cerimoniere

L’attore apre stasera il Festival al Lido. "Da 12 anni produco vino, che era la grande passione di mio padre"

Fano, 9 settembre 2022 - Si alza il sipario oggi alle 19 al Lido di Fano sulla 20ª edizione di Brodetto Fest, piatto simbolo della riviera adriatica, che verrà celebrato in una tre giorni di incontri, degustazioni, cooking show con grandi nomi della cucina e dello spettacolo. Grande attesa stasera per l’arrivo di Gianmarco Tognazzi: sul palco centrale (ore 21.30 – ingresso gratuito) l’attore racconterà di sé e della sua passione per il vino, con il conduttore Rai Paolo Notari.

Gianmarco Tognazzi col suo vino
Gianmarco Tognazzi col suo vino

Gianmarco Tognazzi, perché Fano e il BrodettoFest? Conosceva già questa città e questo piatto?

"Ho un rapporto molto stretto con le Marche dove sono stato spesso a recitare. Nella mia famiglia c’è poi un legame molto forte con la cucina: quest’anno, nel centenario di Ugo, stiamo facendo una serie di iniziative anche relative a questo settore, che era la sua più grande passione. In più, da 12 anni il mio lavoro primario è legato al mondo del vino che va a braccetto con quello del food. Insomma, quando si parla di cibo e di tavola siamo una famiglia molto sensibile per tradizione".

‘Vini senza etichetta’, definisce così le bottiglie prodotte nella sua azienda, ‘La Tognazza’. E’ anche uno stile di vita?

"Si tratta soprattutto del riappropriarci di un modo di stare insieme, uno stile di vita legato alla condivisione. Mio padre usava la cucina come momento di convivialità dal quale uscivano grandi idee, battute, confronti. La Tognazza rinasce prima di tutto dalla mia passione per il vino, ma anche per mettere in campo proprio quel modo di stare insieme. Mio padre risultava un anticonformista, in realtà era solo un po’ ‘ugoista’ cioè godeva dei piaceri della vita, ma solo se ne vedeva godere gli altri. Quello che faceva quindi sembrava egoistico, quando invece era molto altruistico. Lo stesso stile io l’ho applicato al mondo del vino".

Nel centenario della nascita di Ugo Tognazzi, la sua presenza a Fano sarà l’occasione per ricordarlo. Cosa significa per lei portare avanti le sue passioni?

"In famiglia portiamo avanti passioni tramandate in maniera naturale, genetica nel senso che Ugo ce le ha trasferite con totale libertà. La sua vera dote è stata quella di aver anticipato involontariamente i tempi della società: pensa alla famiglia allargata, a quando parlava di cucina, ai personaggi anche scomodi che ha accettato di interpretare. Mantenere viva la sua memoria, oltre che come attore anche come figura carismatica e come anticipatore dei tempi, è per me un dovere. Non solo agli amici ma anche al pubblico".

Torniamo al brodetto, la sua ricetta del cuore è con o senza pomodoro?

"Sono un ‘malato’ del pesce e dei brodetti: dal caciucco al brodetto che si cucina in Sardegna devo dire che non c’è una ricetta in particolare che preferisco. Ne faccio più una questione di gusto. Spero di assaggiare tanti brodetti a Fano e state sicuri che il piatto resterà vuoto...".

Il programma di oggi vedrà come primo grande chef Davide Di Fabio del ristorante Alla Gioconda di Gabicce Monte a firmare lo spettacolo ai fornelli della grande cucina del Pala Brodetto (ore 20) e alle 22 il Brodetto Lab con Antonio Scarantino del Ristorante al Mare. Debutta lo Spazio Bro - La Cucina dei Pescatori per un assaggio di brodetto alla fanese, preparato nei pentoloni, ricetta che mette in risalto il connubio tra pesce e pomodoro per una zuppa di pesce tra le più buone d’Italia. In collaborazione con Antonio Gaudenzi.