Bologna, 20 maggio 2021 - Quando l'Emilia Romagna diventerà zona bianca? Da metà giugno.
E' questa la previsione dell'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini. "Dalla prossima settimana no perché secondo le disposizioni del Governo bisogna avere numeri da zona bianca (incidenza inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso, ndr) per almeno tre settimane, certo è che l'andamento epidemiologico, in particolare l'incidenza dei casi, ci induce a pensare che a metà giugno, se continua così potremmo essere in zona bianca".
Covid, il bollettino del 21 maggio in Emilia Romagna - Vaccino, Bonaccini: "A giugno gli operatori turistici"
"Questi sono i giorni nei quali era stata prospettata una ricrescita dei casi. Invece - sottolinea l'assessore regionale- stiamo diminuendo drasticamente, anzi stiamo diminuendo più di altre regioni. Questo dimostra che la vaccinazione sta dando buoni effetti".
Sul valore dell'incidenza dell'Emilia Romagna,che nella scorsa settimana era arrivata sotto 100 per la prima volta da ottobre ed è destinata ad abbassarsi ancora, ricordiamo le parole di martedì del Governatore, Stefano Bonaccini. "Andiamo verso la soglia 50 - ha affermato - Sono molto fiducioso sulle prossime settimane, perché rispetto all'anno scorso, oltre all'arrivo dell'estate, che certo è un vaccino naturale, l'anno scorso non avevamo i vaccini. Io non ho dubbi che tutto quello che stiamo riaprendo non lo chiuderemo mai più e riapriremo piano piano tutto".
- Le regole della zona bianca
- Colori regioni e monitoraggio del 21 maggio
- Le nuove regole della zona gialla e il calendario riaperture
- Bollettino Covid: gli ultimi dati
Le regole della zona bianca
Cosa significa essere in zona bianca? Nelle regioni in zona bianca valgono solo le regole di comportamento (mascherina, distanziamenti, quindi resta il divieto di assembramento).
Non c'è coprifuoco, quindi gli spostamenti sono possibili a qualsiasi ora, senza bisogno di autocertificazione e senza il rischio di incorrere in multe.
Sostanzialmente, in zona bianca riaprono tutte le atttività chiuse tranne le discoteche.
Il monitoraggio di venerdì 21 maggio 2021
Domani, venerdì 21 maggio, è atteso il nuovo report sull'andamento settimanale dell'epidemia da Covid-19 con la riunione della cabina di regia Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità, da cui poi discendono le decisioni sui colori delle regioni.
Sono stati modificati i parametri che determinano le zone di rischio legate alla diffusione del Coronavirus. L'indice di diffusione del contagio, l'Rt, continuerà infatti ad incidere sul monitoraggio settimanale fino al 16 giugno, ma in caso di discordanza delle valutazioni con i nuovi criteri le Regioni verranno collocate nella fascia di colore inferiore.
Ecco come funziona il nuovo sistema. In zona bianca si entra con un'incidenza inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive e un rischio basso.
In zona gialla si va con un'incidenza tra 50 e 150 casi o se l'incidenza è tra 150 e 250 casi con il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sotto il 30% e quello di terapia intensiva sotto il 20%.
In zona arancione si va con un'incidenza tra 150 e 250 casi oppure se ci sono dati da gialla ma un 'rischio alto'.
In zona rossa, infine, si entra con l'incidenza superiore a 250 casi o se è tra 150 e 250 casi ma l'occupazione dei posti letto è superiore al 40% in area medica e al 30% nelle rianimazioni.
Le nuove regole della zona gialla e il calendario riaperture
In attesa, dunque di passare nella fascia con meno restrizioni, rivediamo l'aggiornamento delle regole della zona gialla. Domani tutta Italia passerà in giallo, dopo l'ultima ordinanza del ministro Roberto Speranza era rimasta arancione solo la Valle d'Aosta. E alcune regioni cominciano già a preparasi al passaggio in zona bianca, potrebbero infatti entrarci dal 31 maggio Molise, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, dal 7 giugno invece anche Abruzzo, Liguria e Veneto. L'Emilia Romagna, come detto, dovrà verosimilmente aspettare un'altra settimana ed entrarci dal 14..
Da ieri il coprifuoco si è ridotto di un'ora e il divieto di spostamento in vigore ora è dalle 23 alle 5. Dal 7 giugno sarà ulteriormente posticipato di un'ora, con stop delle mobilità dalle 24 alle 5.
Da sabato 22 maggio tutti i negozi dei centri commerciali e nei mercati potranno restare aperti anche nei weekend (giorni festivi e prefestivi). Sarà inoltre possibile riaprire tutti gli impianti di risalita in montagna.
Le palestre e i centri sportivi invece riaprono il 24 maggio.
Quanto ai ristoranti e bar, ora aperti sono per i pasti all'aperto, dal primo giugno sarà possibile consumare cibi e bevande all'interno dei locali anche oltre le 18 fino all'orario di chiusura previsto dalle regole sugli spostamenti.
Per quanto riguarda lo sport, dal primo giugno all'aperto e dal primo luglio al chiuso sarà ammesso il pubblico alle competizioni sportive, 25% della capienza massima con limite di 1000 persone all'aperto e 500 al chiuso.
Dal 15 giugno saranno consentite feste e ricevimenti per cerimonie civili e religiose , sia all'aperto che al chiuso con uso del green pass o certificato verde. Restano chiuse le sale da ballo e le discoteche.
L'ultimo bollettino Covid dell'Emilia-Romagna: i dati
Prosegue in modo regolare il calo di casi giornalieri di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna. Ieri si sono registrati 328 nuovi contagi, tre in meno del giorno prima: per il terzo giorno consecutivo si registra il valore più basso del 2021.
Le vaccinazioni proseguono a ritmo spedito, quanto alle somministrazioni ai 40enni, che da lunedì possono registrarsi al portale della Regione, in Emilia-Romagna partiranno "verso fine giugno, perché prima vogliamo completare gli anziani e i fragili", ha spiegato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che ha anche anticipato che nei prossimi giorni cominceranno le vaccinazioni per gli operatori turistici.