DONATELLA BARBETTA
Emilia Romagna

Voragine nei conti della Sanità. Sos ticket, 87 milioni non pagati. Solo un terzo viene recuperato

I dati in Emilia-Romagna dal 2018 a giugno 2023. L’assessore Donini: con i Cau le cose cambieranno. Ma Fratelli d’Italia attacca. Evangelisti: "Cifre sconcertanti. E chi evade spesso non è rintracciabile".

Voragine nei conti della Sanità. Sos ticket, 87 milioni non pagati. Solo un terzo viene recuperato

Voragine nei conti della Sanità. Sos ticket, 87 milioni non pagati. Solo un terzo viene recuperato

Numeri da capogiro per i ticket non pagati relativi a prestazioni sanitarie. In Emilia-Romagna, dal 2018 ai primi sei mesi dell’anno in corso, non sono stati versati quasi 31 milioni di euro da parte di utenti usciti dai Pronto soccorso e altri 56 milioni e 200mila euro mancano all’appello per le visite specialistiche e le sanzioni per le mancate o le tardive disdette. Su un totale di 87 milioni di euro di ticket non pagati, le Aziende sanitarie per l’attività svolta nelle strutture di emergenza urgenza hanno recuperato 12 milioni e 200mila euro, per le visite 19 milioni e 400mila circa, quindi complessivamente poco più di un terzo delle somme, anche se le percentuale di recupero variano a seconda delle Aziende.

"L’accesso non appropriato al Pronto soccorso comporta il pagamento di un ticket di 25 euro per la prima visita del medico", precisa la Regione, a cui si aggiungono altri ticket per le ulteriori prestazioni ricevute e per pagare ci sono 30 giorni di tempo dal momento delle dimissioni, mentre per le visite specialistiche oltre al ticket c’è la sanzione in caso di mancata di mancata o tardiva disdetta. "Ci troviamo di fronte a cifre sconcertanti – attacca Marta Evangelisti, consigliere regionale e presidente del gruppo Fratelli d’Italia –, risorse preziosissime che vengono a mancare nei bilanci delle Aziende sanitarie e, purtroppo, la risposta della Regione è piuttosto evasiva". Evangelisti aveva già posto il tema nei mesi scorsi per i Pronto soccorso bolognesi e poiché "numerose persone appaiono non rintracciabili", ora domanda anche "quali iniziative intenda assumere la Regione per arginare il fenomeno del mancato pagamento dei ticket che rischia di creare seri problemi anche per gli equilibri dei bilanci aziendali".

Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, risponde che per "le persone non rintracciabili, specie se fuori regione o senza fissa dimora", l’introduzione "delle misure di compartecipazione alla spesa ha l’obiettivo prima di tutto di migliorare l’appropriatezza di utilizzo dei diversi servizi. Le iniziative regionali per arginare il fenomeno del mancato pagamento ticket sono pertanto legate alla riorganizzazione dei servizi di emergenza-urgenza e di assistenza territoriale attualmente in corso, con l’obiettivo di migliorare l’appropriatezza di utilizzo dei suddetti servizi". Ma Evangelisti non si arrende e ribatte che "non c’è nulla di concreto, perché per arginare il fenomeno del mancato pagamento dei ticket, la soluzione sarebbe legata alla già contestata riorganizzazione dei servizi di emergenza-urgenza e di assistenza territoriale. Il tutto senza alcuna simulazione o studio preventivo".

Uno sguardo, infine, sulle Aziende. "L’Ausl Romagna ha forse qualche problema sul fronte del recupero delle somme – conclude Evangelisti –, perché dal 2019 al 2023 non ci sono stati forniti i dati, mentre si rileva un migliore lavoro svolto dalle Aziende ospedaliero universitarie di Modena e di Ferrara, e dalle Ausl di Ferrara e di Reggio Emilia. Ma occorrerebbe anche capire per quale motivo alcune Aziende riescono a recuperare le somme più velocemente di altre". Tra i dati a disposizione per i primi sei mesi del 2023 relativi ai ticket di Pronto soccorso, l’Ausl di Reggio Emilia su 339mila euro non pagati ne ha recuperati quasi 142mila, l’Irccs Sant’Orsola di Bologna su circa 141mila euro non versati è riuscita a ottenerne quasi 49mila, l’Ausl di Bologna su 321mila euro non pagati ne ha recuperati 97mila.