REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

"Vaccino Pfizer, rischio taglio del 50%". Ma il pericolo sembra rientrato

Le garanzie del commissario straordinario Paolo Figliuolo sulle forniture di luglio hanno rincuorato la Regione Emilia-Romagna: sarebbe un taglio solo del 5%. L'assessore Donini: "Quanto comunicato oggi da Roma ci lascia soddisfatti"

Vaccino anti-Covid

Vaccino anti-Covid

Bologna, 23 giugno 2021 - Pfizer potrebbe rallentare (anche del 50%) la consegna della dosi di vaccino anti Covid nel mese di luglio. Anche se, in serata, la preoccupazione sembra svanita dopo le rassicurazioni arrivate da Roma. Sarebbe infatti un taglio solo del 5% dei vaccini rispetto a giugno. Le garanzie del commissario straordinario Paolo Figliuolo sulle forniture di luglio hanno rincuorato la Regione Emilia-Romagna. 

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“Quanto comunicato oggi dalla struttura commissariale del generale Figliuolo, che ringrazio, ci lascia soddisfatti - dice in una nota l'assessore alla salute Raffaele Donini -. Per tutti noi è fondamentale poter proseguire a pieno ritmo le somministrazioni di vaccini anti-Covid, attendiamo quindi la formalizzazione delle forniture di luglio per continuare la campagna vaccinale senza che vi siano problemi. Ancora ieri si temevano riduzioni di dosi tali da portare a un rallentamento della campagna vaccinale. Ritengo che l’interlocuzione con la struttura commissariale che abbiamo avuto in Commissione Sanità in Conferenza delle Regioni sia stata utile anche su questo. Prosegue infatti il lavoro fatto insieme al Governo e al Generale Figliuolo per centrare un obiettivo comune: vaccinare il maggior numero di persone possibile, per raggiungere al più presto la protezione di comunità. Voglio però ricordare ancora una volta, anche alla luce della circolazione di nuove varianti, che vaccinarsi è una opportunità per la tutela della propria salute e un atto di responsabilità nei confronti degli altri".

"Vaccino Pfizer, rischio taglio del 50%"

Il timore del taglio era stato ribadito questa mattina in tv, dal Governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ospite di Mattino 5.  Per la regione potrebbero mancare all'appello un consistente numero di dosi (200.000 secondo alcuni rumors). mettendo a rischio le prenotazioni delle nuove prime dosi per le fasce d'età interessate. Di questo: "stiamo discutendo con il governo in queste ore e giorni", assicurava. 

E Raffaele Donini, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e assessore regionale, era entrato più nel dettaglio del taglio delle dosi: "La quantificazione del taglio" nelle forniture di vaccini Pfizer per luglio "è ancora oggetto di approfondimento" da parte della struttura commissariale e le Regioni "attendono riscontri puntuali". Al momento "si aggira sicuramente su una percentuale superiore al 40% e non è escluso anche attorno al 50%. Presto, comunque, uscirà una comunicazione ufficiale". 

"Si sta facendo la quantificazione delle scorte, soprattutto sulle possibilità di impiego dell'ultima fornitura che arriverà negli ultimissimi giorni di giugno e che sarà utilizzabile a luglio". In Emilia- Romagna su eventuali rinvii e sospensione degli appuntamenti "al momento non c'è" alcuna decisione, precisava l'assessore alla Salute. "È un tema nazionale, riguarda tutte le Regioni" ma, chiarisce, "qui in Emilia- Romagna non mettiamo mai in discussione le seconde dosi".

A giugno, su 1,5 milioni di vaccini arrivati in Emilia-Romagna, 1,2 erano Pfizer.

Quanti sono i vaccinati in Emilia Romagna

Ieri l’Emilia-Romagna ha superato quota 3 milioni e mezzo di somministrazioni di vaccino anti-Covid in tutto. "Siamo quasi a metà del lavoro per raggiungere l’immunità di gregge, con dieci giorni d’anticipo rispetto alle previsioni", il commento del Governatore.  In dettaglio, i vaccinati con entrambe le dosi sono a livello regionale 1,2 milioni, 1 milione coloro che hanno ricevuto almeno la prima dose e altri 600.000 i prenotati.

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Coronavirus: l'andamento della pandemia

Il rischio, con l'estate e le vacanze alle porte, di un abbassamento della guardia delle persone davanti al coronavirus "c'è, anche in buona fede", è il parere di Bonaccini.  "Le cose vanno molto meglio però  bisogna dare l'ultima zampata", continua in tv.

Variante Delta

Secondo Bonaccini: "c'è da preoccuparsi per la variante Delta, visto che in Gran Bretagna un po' di spavento lo crea. Può fare paura, ma se si è vaccinati fa molta meno paura. E il fatto che noi riusciamo a sequenziare tutti, in Emilia Romagna, ci aiuta a intervenire il prima possibile". Ieri tra Piacenza e Cremona è stato rilevato un focolaio nel polo della logistica con 25 persone positive alla variante Delta. Nessuno dei casi è grave. Tre casi sono stati poi riscontrati a Modena, due sono invece quelli sospetti a Bologna. 

L'esperto: "La variante Delta è pericolosa"

Quanto al focolaio di Piacenza, dopo il traccimaneto dei contatti l'Ausl ha contattato circa 800 persone per sottoporsi a tampone. "Ma di queste quasi 300 devono ancora presentarsi" per il test, afferma l'Ausl. "Adesso stiamo attivando anche le forze dell'ordine locali per rintracciarli perché non si fanno trovare", aggiorna Marco Delledonne, responsabile del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl piacentina a Mattino5. "Il tampone sarebbe obbligatorio ma la gente sfugge", aggiunge Luca Baldino, direttore generale dell'Ausl. La problematica sarebbe relativa anche a persone che non vogliono sottoporsi al test in vista delle vacanze.

L'unico dei 25 contagiati del focolaio che aveva avuto bisogno di cure in ospedale è stato dimesso ieri. Baldino precisa anche che i contagiati erano "tutti non vaccinati", sia i lavoratori sia i loro amici e parenti.