Rimini, 11 maggio 2021 - Vaccinazioni di massa per bagnini e albergatori, compresi i loro dipendenti. La riviera del turismo pensata come una maxi azienda. A muoversi sono Federalberghi e Cooperativa bagnini di Rimini sud. "Iniziativa molto interessante che ci vede un passo avanti, visto che potremmo usare per legge gli hotel Covid come hub vaccinali", premette Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi. La Coop bagnini aveva già avanzato la propria candidatura all’Ausl alcune settimane fa, ed è pronta ad aumentare la massa critica del comparto turistico presentandosi con Federalberghi e altre categorie. L’accordo non sarebbe una novità in assoluto.
La proposta "Vaccineremo tutti gli addetti al turismo"
A Cesenatico Adac Federalberghi, assieme alla Cooperativa stabilimenti balneari e al Cesenatico camping village, ha creato un consorzio per candidarsi alla vaccinazione di tutto il personale a contatto con i turisti. "Non siamo un’isola – premette Patrizia Rinaldis – ma potremmo comunque presentarci come località Covid free. D’altronde è stato il presidente della Regione Stefano Bonaccini a lanciare l’idea. Dunque penso si possa fare. Solo come comparto alberghiero, a Rimini contiamo circa 1.150 tra alberghi e residence. Il numero dei dipendenti è quindi imponente. A questo sarebbe importante aggiungere gli stabilimenti balneari e mi auguro anche altri comparti turistici quali i pubblici esercizi, ad esempio". Per il turista ci sarebbe la serenità di potersi aggirare per i locali degli hotel senza porsi problemi nell’incontrare il personale che pulisce le stanze o i camerieri in sala. La Cooperativa bagnini di Rimini sud, guidata da Mauro Vanni si era già mossa.
Il punto Turismo e covid, Bonaccini: "No a isole covid free, invece subito più vaccini"
«Quando è arrivato il momento in cui le aziende potevamo candidarsi alla vaccinazione del personale, ci siamo presentati anche noi. Sono però passate settimane e non abbiamo saputo nulla dall’Ausl. Abbiamo già individuato i locali per effettuare le vaccinazioni. Per quanto riguarda eventuali costi per il personale medico non penso sarebbe un problema affrontarli. L’ipotesi di organizzare una simile procedura nel comparto turistico con il personale degli albergatori quello dei pubblici esercizi e di altre categorie è certamente un approccio molto interessante che ci trova d’accordo. Sarebbe un messaggio univoco che avrebbe maggior forza. Ci presenteremmo come una riviera sicura agli occhi dei turisti".