Bologna, 11 maggio 2021 - In una giornata da lupi, tra pioggia e freddo, a mettere la zampata sulla Piacenza - Sestola è stato Joe Dombrowski (Emirates) che, con tanta grinta, ha conquistato la prima tappa in salita del Giro d'Italia, centrando la fuga di giornata e poi con determinazione andare a prendere i tre corridori che si erano avvantaggiati, superarli e trionfare in solitaria. Scalatore, vincitore al Girobio nel 2012, per lui è il primo successo alla corsa rosa. Una tappa difficile di 187 km pianeggianti solo fino a metà tracciato per poi entrare verso le salite appenniniche, le rampe di Castello di Carpineti, Montemolino, Fanano e colle Passerino per poi tagliare il traguardo a Sestola. Parla dunque americano la quarta frazione della corsa rosa che però ha visto uno scatenato Alessandro De Marchi andare a vestire meritatamente la maglia rosa. Protagonista di giornata, pilastro della Nazionale italiana per De Marchi, il "rosso di Buja', è una maglia rosa guadagnata metro dopo metro.
"Si chiama Volata e coi suoi aromi percorre l'italianità riprendendo fragranze di bergamotto della zona meridionale e quelle del cipresso e del timo tipiche del nostro appennino - spiega in un vero tutto tra le fragranze olfattive locali - A Sestola abbiamo anche pensato di rilanciare questo tema con dei sacchetti aromatici delle erbe della nostra terra ma anche di parlare di Giro con il libro 'A ruota libera' che vede anche la prefazione di Philippe Daverio, che ripercorre il concetto di appenninico tra natura e ciclismo". Curato da lei e con le foto di Roberto Leoni, è parte integrante del progetto creato per le tappe modenesi della corsa rosa. "Il ciclismo è circolare, come l'universo in espansione, il pensiero e la percezione del mondo - è la perla di Daverio - La retta via non esiste se non essendo curvata dalla necessità della realtà oggettiva, quella della strada". Magia e profumi che basta spostarsi di qualche metro trasformarsi in quelli dei prodotti gastronomici tipici del luogo spuntare da vetrine rosa che però mostrano anche curiosità come le macchinine realizzate con lattine. E si sente forte la voglia di un paese che vuole riprendere a vivere ed accogliere i turisti, stavolta applaudendo i leoni del Giro d'Italia.
La cronaca
Tappa tutt'altro che facile, resa ancor più complicata dalla pioggia che non ha mai dato tregua, è iniziata subito con una scivolata del gruppo avvenuta prima del km zero. Dato il via dunque con qualche minuto di ritardo, approfittando dei km di pianura fino a Reggio Emilia, dove poi inizieranno le rampe, i corridori si sono lanciati subito alla ricerca della fuga. Sono in tanti ad avere interessi sulla tappa di oggi, tra chi punta alla vittoria e chi alla classifica e dunque inizialmente il gruppo non lascia spazio. Le lepri però ci riescono dopo 46 km, prendendo il largo in 25 iniziando a guardagnare minuti: Campenaerts (Qhubeka Assos), Vendrame (Ag2r Citroen), Juul-Jensen (BikeExchange), Denz (DSM), Tratnik (Bahrain Victorious), Valter (Groupama FDJ), Oliveira (Movistar), Serry (Deceuninck QuickStep), Vervaeke (Alpecin Fenix), De Marchi (Israel StartUp Nation), Edet (Cofidis); Conti e Dombrowski dell'UAE Emirates; Hermans e Taaramae dell'Intermarché Wanty Gobert; Dina e Gavazzi della Eolo Kometa; Tagliani e Venchiarutti dell'Androni Sidermec; Mosca, De Kort e Ghebreigzabhier della Trek Segafredo; Zana, Fiorelli e Zoccarato della Bardiani Csf Faizanè.
Il vantaggio arriva attorno al 5' ma è quando la strada inizia a mostrare delle gobbe che si inverte la tendenza mentre in testa al gruppo è il team della maglia rosa Filippo Ganna a condurre il plotone. La fuga sembra tenere sulle rampe verso il GPM di Castello Carpineti, con pendenze tra 8 e 14%, conquistato da Francesco Gavazzi della Eolo Kometa davanti a Taaramae e Juul Jensen. Sono però questi ultimi due che in discesa, allungano insieme a Hermans, a 66 km dall'arrivodall'arrivo mentre tra gli uomini a tirare in testa al gruppo c'è anche la maglia rosa, forse non per se ma calandosi ancora una volta nei panni di chi tira per il capitano, ovvero Egan Bernal. A 54 km il gruppo decide che la fuga non impensierisce i capitani che puntano alla classifica, lascia andare le lepri che arrivano a 6'57 ma che davanti a 1'34 hanno il trio di battistrada. Gap che si dilatano sempre più a colpi di pedale e di pioggia che oggi accompagna i ciclisti km dopo km. A 45 km dalla fine intanto, Taaramae e Jensen perdono la compagnia di Hermans mentre la strada continua a salire, il gruppo degli inseguitori è a 1'54 perdendo pezzi e il plotone scivolato a oltre 8' in cima a Montemolino.
A 31 km dall'arrivo attacco in salita di Vendrame, dal gruppo inseguitore. Alla sua caccia si sono messi Alessandro De Marchi (Israel StartUp Nation), Louis Vervaeke (Alpecin Fenix), Joe Dombrowski (UAE Emirates), Attila Valter (Groupama FDJ), Nicolas Edet (Cofidis), Pieter Serry (Deceuninck QuickStep), Jan Tratnik (Bahrain Victorious) Nelson Oliveira (Movistar), Filippo Zana (Bardiani Csf Faizanè), Jacopo Mosca (Trek Segafredo) Marton Dina e Francesco Gavazzi della Eolo Kometa. A 22 km dal termine, Taaramae, maglia rosa virtuale, è ancora in compagnia di Jensen a 54'' su 13 inseguitori, aumentando il gap. La certezza è che la maglia rosa oggi cambierà proprietario: dopo tanto lavoro in cima al plotone ormai frazionato, Ganna si stacca e perde terreno. A 10 dall'arrivo è De Marchi a provare l'azione deciso a riprendere i due di testa in compagnia di Donbrowsky. Sulle rampe verso colle Passerino è invece il big Almeida a mostrare segni di cedimento, elemento utile da leggere. Si incendia ancora il finale con la coppia di testa che viene presa dal tandem alle spalle. A 4 dalla fine c'è l'allungo dello statunitense Donbrowsky su De Marchi indietro di qualche metro così come ta aramae e Jensen. Dal gruppo dei big invece è Giulio Ciccone a scavare un divario con una fantastica azione. È questa la situazione sul colle Passerino che fa suonare la sveglia anche per Landa, all'inseguimento di uno scatenato Ciccone che però nulla può contro la gamba dello spagnolo, formando una coppia determinata a staccare gli altri big. Il pubblico a Sestola è in fibrillazione, tutti pronti ad applaudire e immortalare i leoni di questa emozionante tappa che fanno continuamente evolvere la situazione.
Al traguardo si presenta Joe Dombrowski, un uomo solo al comando che dagli Stati Uniti ha fatto brillare la sua stella sul traguardo di Sestola, voluto, cercato e conquistato. Alle sue spalle la cavalcata di De Marchi (Istael) e Filippo Fiorelli, portacolori dell'emiliana Bardiani. Un arrivo davvero alla spicciolata con la lotta finale anche tra i big di classifica, regolati da Bernal.
Classifica di tappa
01 Joe Dombrowski UAE Team Emirates 04:58:38 02 Alessandro De Marchi Israel Start-Up Nation + 13 03 Filippo Fiorelli Bardiani CSF Faizanè + 27 04 Louis Vervaeke Alpecin-Fenix + 29 05 Jan Tratnik Bahrain Victorious + 29 06 Attila Valter Groupama-FDJ + 44 07 Nicolas Edet Cofidis + 49 08 Nelson Oliveira Movistar Team + 57 09 Rein Taaramäe Intermarché-Wanty-Gobert + 01:33 10 Christopher Juul-Jensen Team BikeExchange + 01:36 11 Egan Bernal INEOS Grenadiers + 01:37 12 Giulio Ciccone Trek-Segafredo + 01:37 18 13 Aleksandr Vlasov Astana-Premier Tech + 01:37 14 Mikel Landa Bahrain Victorious + 01:37 15 Hugh Carthy EF Education-NIPPO + 01:37 16 Remco Evenepoel Deceuninck-Quick Step + 01:48 17 Romain Bardet Team DSM + 01:48 12 18 Simon Yates Team BikeExchange + 01:48 19 Daniel Martin Israel Start-Up Nation + 01:48 20 Davide Formolo UAE Team Emirates + 01:48
Classifica generale
1) DE MARCHI Alessandro (Israel Start-Up Nation) 13h50'44"
2) DOMBROWSKI Joe (UAE-Team Emirates) +22"
3) VERVAEKE Louis Alpecin-Fenix +42
4) OLIVEIRA Nelson (Movistar) +48
5) VALTER Attila (Groupama-FDJ) +1'
6) EDET Nicolas (Cofidis) +1'15"
7) VLASOV Aleksandr (Astana) +1'24"
8) EVENEPOEL Remco (Deceuninck) +1'28"
9) BETTIOL Alberto (EF Education-Nippo) 1'37"
10) CARTHY Hugh (EF Education – Nippo) 1'38"
11) BERNAL Egan (INEOS Grenadiers) +1'39"
15) LANDA Mikel (Bahrain-Victorious) +1'49"
16) YATES Simon (Team BikeExchange) s.t.
17) MOSCON Gianni (INEOS Grenadiers) +1:51
18) CICCONE Giulio (Trek-Segafredo) +1:56
19) BARDET Romain (Team DSM) +2'03
20) POZZOVIVO Domenico (Qhubeka ASSOS) +2'05
25) NIBALI Vincenzo (Trek-Segafredo) +2'15
Maglie
Maglia Rosa, leader della classifica generale, Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation)
Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, Tim Merlier (Alpecin-Fenix)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna - Joseph Dombrowski (UAE Team Emirates)
Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani - Attila Valter (Groupama - FDJ)
Le parole della maglia rosa
Emozionato, Alessandro De Marchi dopo tanti anni di carriera oggi si è fatto il regalo della sua prima maglia rosa, momenti a Sestola che saranno fissati per esempre nella sua memoria. "Non bisogna mollare mai, le cose grosse possono capitare anche a uno come me, sempre generoso - dice emozionato la maglia rosa De Marchi - questa maglia è difficile definirla. Ammetto che non ci ho mai veramnete pensato e che in questi anni non avevo mai sfiorato. Questa maglia è un simbolo che quando si inizia pedalare si guarda. Qualche giorno fa mi era venuta questa idea e con una crono e un paio di tappe, la maglia oggi è arrivata. Ha fatto la differenzaa capire fin dai primi km che c'era battaglia e non la solita fuga facile....con la giusta situazione poteva crearsi questa opportunità e alla fine ho azzeccato la mossa. Ma ho capito che ce l'avevo fatta solo quando sono arrivato al traguardo". E un pensiero, in questa giornata rosa di Sestola, l'ha avuto anche per Silvia Piccini, 17enne promessa del ciclismo friulano morta di recente mentre si allenava. "E' un piccolo pensiero - dice - l'inciviltà e il dimenticarsi di aver rispetto reciproco, sulla strada è visibile a tutti. Silvia è putroppo solo l'ultima vittima di questo atteeggiamento di una lista destinata a continuare"