Bologna, 18 ottobre 2022 - A Cesenatico si passeggia sul bagnasciuga, all’ombra delle Foreste casentinesi si cammina in t-shirt e pantaloncini, sulle cime dell’Appennino si registrano almeno 5 o 6 gradi sopra la media del periodo. Continua a dispensare sole e temperature elevate la cosiddetta ‘ottobrata’, la più persistente mai registrata da quando esistono le rilevazioni.
Cesena, un ottobre così caldo non si era mai visto - Circondati da zanzare e calabroni per il caldo. Terminate le scorte di larvicidi
Il caldo in autunno può fare molto piacere: si sta ancora all'aperto, si lasciano maglioni, sciarpe e cappotti nell'armadio, chi può riesce a fare un ultimo scampo di vacanze e soprattutto si risparmia sul riscaldamento. Ma c'è anche il risvolto negativo: non cadono le foglie, restano gli insetti e i pollini, torna l'allarme siccità: ecco tutti i danni dell'ottobrata bis.
E, per il prossimo weekend, che cadrà a circa due mesi dalle festività natalizie, le previsioni meteo parlano addirittura di un ritorno dell’estate, guidato da un anticiclone sub-tropicale più in forma che mai. Sì, proprio quell’anticiclone soprannominato Scipione l’africano, che è stato responsabile del caldo torrido della scorsa estate e staziona ora, di nuovo, sul bacino del Mediterraneo. I meteorologi dicono che i valori massimi sfioreranno addirittura i 34 gradi tra Sicilia e Sardegna: cosa accadrà, invece, in Emilia-Romagna?
Leggi anche L’estate è scoppiata in autunno: sole, sorrisi e spiaggia gremita - Smog Emilia Romagna, stop ai diesel fino all'Euro 4: quando e dove
Secondo il sito web di Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’energia e l’ambiente), fino a giovedì 20 ottobre dominerà il sole, con temperature minime comprese tra 14 e 16 gradi e massime tra 21 e 25 gradi. Venerdì 21, però, è previsto un leggero peggioramento: flussi atlantici indeboliranno il campo di alta pressione, apportando sulla regione tempo prevalentemente nuvoloso, con deboli piogge irregolari, più probabili sui rilievi. Nessun sostanziale cambiamento, invece, per le temperature: le minime, anzi, saranno in lieve aumento e non andranno mai al di sotto dei 16 gradi. Le massime saranno in calo solo nella giornata di venerdì (21-22 gradi), per poi riportarsi, già da sabato 22, sui 24-25 gradi. Anche l’inizio della prossima settimana sarà all’insegna del cielo plumbeo, ma con valori stazionari e decisamente al di sopra della media climatologica del periodo. E all’orizzonte, per ora, non si intravedono capovolgimenti degni di nota.
Le previsioni meteo giorno per giorno
Se il tempo stabile e le temperature insolitamente miti mettono, in genere, di buon umore (e allontanano lo spauracchio del caro bollette), non si può certo dimenticare che la qualità dell’aria si sta sensibilmente deteriorando, soprattutto nelle aree della Pianura Padana. L’assenza di piogge, infatti, contribuisce in modo decisivo all’accumulo di inquinanti. Non solo: il deficit idrico causato dalla siccità - che si protrae quasi ininterrottamente, al nord, da novembre 2021 – risulta ormai difficile da colmare. Secondo un recente rapporto dell’Anbi (Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue), il Nord Italia avrebbe urgente bisogno di ‘precipitazioni intense e regolari’ per riequilibrare la crisi idrica, considerata la più grave degli ultimi 70 anni.
In Emilia-Romagna, in particolare, il fiume Po è ripiombato quasi ovunque al di sotto del minimo storico: al rilevamento di Pontelagoscuro (frazione del comune di Ferrara) si sfiora ancora la soglia limite per contrastare l'intrusione salina (450 metri cubi al secondo) e si registra una portata inferiore di quasi il 75% a quella dello scorso anno (addirittura -87% rispetto al 2020). Livello di attenzione più elevato anche per i fiumi appenninici emiliani: la portata del fiume Reno è attualmente di 1,49 metri cubi al secondo, contro una media mensile di 8,4; quella del Secchia è pari a 2,49, contro una media di 8,54 metri cubi al secondo; per l’Enza, i metri cubi al secondo sono addirittura 0,87, contro i 6,89 della media mensile; il fiume Trebbia, infine, ristagna a un livello non superiore ai 35 centimetri. Non va certamente meglio in Romagna: la diga di Ridracoli, principale bacino di acqua potabile per le province romagnole, è attualmente al livello di 528mila metri sul livello del mare, con un volume di poco superiore agli 11 milioni di metri cubi al secondo (appena un terzo della portata massima, pari a 33 milioni di metri cubi al secondo). Solo nella giornata di oggi, martedì 18 ottobre, la superficie è calata di ulteriori 14 centimetri.