La scossa è arrivata alle 15,45 circa di ieri pomeriggio, magnitudo 4,2, epicentro in provincia di Rovigo, a pochi chilometri dall’Emilia-Romagna, e soprattutto a pochi chilometri da dove nel 2012 ci fu una delle scosse che mise in ginocchio la regione: 26 vittime, centinaia di feriti, danni immensi.
Poche ore prima del terremoto di ieri Vittorio Sgarbi, al lavoro come viceministro alla Cultura per salvare a Bologna la Torre Garisenda (vedi pagina a fianco) aveva detto: "Il tema che mi preoccupa, vedendola, è un terremoto". Terremoto che è arrivato poco dopo, ma senza danni per la torre. "Nessuna anomalia di rilievo" hanno detto i tecnici dopo aver controllato i sensori. In generale non si registrano danni per la scossa, anche se molti cittadini sono scesi in strada.
L’epicentro del terremoto, fa sapere l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è stato individuato a una distanza di circa 1 km a Est del Comune di Ceneselli (RO), a 27 km da Ferrara e 33 km da Rovigo. La zona interessata dal sisma di ieri è caratterizzata da pericolosità sismica media.
II terremoto è stato comunque sentito in tutta l’area della Pianura Padana tra Veneto, Lombardia e Emilia Romagna, in particolare tra le province di Rovigo e Mantova, ma anche a Bologna in molti hanno avvertito la scossa. Va detto che oltre alla vicinanza dell’epicentro con il sisma devastante del 2012, la zona già nel luglio 2011 era stata colpita da quattro terremoti, il maggiore dei quali di magnitudo 4.7.
All’origine dell’evento c’è "un meccanismo di tipo compressivo", ha detto presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni. A generare il terremoto di oggi è stata in particolare la pressione del margine settentrionale degli Appennini sepolto sotto la Pianura Padana. "È una zona nota dal punto di vista sismico, in quanto si trova lungo il fronte compressivo della catena appenninica", ha osservato Doglioni.
"Un terremoto come questo - ha aggiunto - è uno dei tanti eventi naturali del sistema tettonico italiano: si calcola che in Italia avvengono in media ogni anno 15 terremoti di magnitudo compresa fra 4,0 e 4,9". Secondo il presidente dell’Ingv "è impossibile sapere se questo terremoto sia un precursore di eventi più forti".
La ciroclazione ferroviaria nella zona di Rovigo è stata sospesa nel poermiggio per i primi accertamenti poli è ripresa regolarmente.