Bologna, 21 dicembre 2024 – In Regione si brinda al Natale, ma Michele de Pascale ammette che la pausa festiva sarà breve. I dossier in ballo sono tanti: dalla partita del commissario alla ricostruzione (“prima di Natale sentirò la premier Giorgia Meloni”, fa sapere il neogovernatore) alla sanità.
Ed è proprio questa la questione ’calda’ delle prossime settimane: c’è, infatti, il risiko dei direttori generali à da gestire e resta sul tavolo il tema dei Cau, i Centri assistenza urgenza, prorogati per altri tre mesi. “Una proroga tecnica”, precisa de Pascale, proprio per valutare un riassetto complessivo anche coi sindacati dei medici (che ora non hanno aderito).
Per quanto riguarda il direttore generale dell’assessorato alla Sanità guidato da Massimo Fabi, c’è ancora tempo per trovare la quadra, ma già circolano alcuni nomi, in primis quello di Anna Maria Petrini (dg dell’Ausl Modena), ma qualcuno cita anche Andrea Rossi (Ausl Imola) e Tiziano Carradori (Ausl Romagna), sebbene queste due ipotesi sembrino più difficili perché troppo sbilanciate sulla Romagna.
De Pascale non si pronuncia, ma ammette che è uno dei temi chiave che sta valutando in questi giorni, consapevole che le procedure di rinnovo per i direttori generali delle Ausl e della aziende ospedaliere partiranno a fine gennaio. “La scelta del dg dell’assessorato, comunque, è la prima dalla quale deriveranno tutte le altre che vedranno l’apertura di bandi”, spiega il governatore.
E aggiunge: “Dobbiamo definire una squadra che tra aziende e assessorato sia pronta a una spinta di riforma che sarà una delle caratteristiche del mandato”. Da qui, bene scegliere un dg di fiducia alla Sanità in Viale Aldo Moro, ma grande attenzione verrà data anche alle altre caselle ai vertici delle azienda sanitarie che “vanno presidiate”, anche considerando i tanti super direttori in scadenza e le grandi manovre in vista.
A partire dall’idea dell’Ausl Unica (su cui spinge il rettore di Unibo, Giovanni Molari). Da qui, Chiara Gibertoni, attuale direttrice generale del Sant’Orsola, resta un nome che circola nei corridoi della Regione, così come quello di Petrini, con lei molto in sintonia.
Ieri al brindisi in Regione (ma c’erano anche altri colleghi, da Paolo Bordon, dg Ausl Bologna, a Carradori, dg Ausl Romagna), ha parlato fitto con l’assessore Fabi e il titolare al Bilancio Davide Baruffi, ma ha dribblato il toto-nomi: “Deciderà de Pascale”. Salvo, poi, mettere una postilla: “Il mio mandato dura ancora tre anni, così come quello di Petrini e Paola Bardasi (Ausl Piacenza)...”. Sottotesto: ci sono altri dg (vedi Bordon e Carradori, ad esempio) in scadenza d’incarico. Poi non nasconde che fare l’assessora non sarebbe stato nella sue corde (“è un altro mestiere”), mentre il lavoro “al Sant’Orsola mi piace, facciamo progetti di alto livello...”.
Quello che filtra, però, è che per Gibertoni più che un ruolo da direttrice dell’assessorato, si prospetti un incarico da coordinatrice di tutta la sanità metropolitana bolognese, quindi Imola compresa. A quel punto potrebbe effettivamente assumere l’incarico di dg dell’assessorato Petrini che, qualcuno non vede male, nemmeno alla guida dell’Ausl di Bologna. Se il ruolo di coordinatrice si concretizzasse per Gibertoni, con un pilastro collocato in Romagna come Carradori, la direzione della sanità regionale potrebbe essere affidata anche una figura giovane, ma molto promettente come Consuelo Basili, direttrice sanitaria del Sant’Orsola.