La bandiera della Romagna alla Camera per l’autonomia differenziata, Morrone: “Data storica”

Così il deputato leghista dopo l’approvazione del decreto legge. E accusa il Governatore Bonaccini di aver cambiato idea sulla misura: “per adeguarsi a tam tam propagandistici del partito”

Bologna, 19 giugno 2024 - Dopo la soddisfazione di Zaia in Veneto, l’approvazione del decreto legge sull’autonomia differenziata è festeggiata dalla Lega anche in Emilia-Romagna, con il deputato e segretario del Carroccio in Romagna Jacopo Morrone che ha sventolato alla Camera la bandiera della Romagna dopo il via libera definitivo al ddl e non ha perso occasione di punzecchiare il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Jacopo Morrone (a destra) con la bandiera della Romagna alla Camera dopo il via libera definitivo all'autonomia differenziata
Jacopo Morrone (a destra) con la bandiera della Romagna alla Camera dopo il via libera definitivo all'autonomia differenziata

L'accusa, infatti, è di essere "salito con convinzione sul carro dell'autonomia regionale: nel 2018 firmò l'accordo con l'allora sottosegretario Bressa, insieme a Lombardia e Veneto. La Regione da lui governata elaborò addirittura diversi documenti dove si analizzavano le materie al cui interno definire i nuovi poteri regionali. Ora invece ha cambiato idea per adeguarsi ai tam tam propagandistici del partito". 

Morrone non perde poi l'occasione di "evidenziare la strumentalità e il pregiudizio dell'opposizione e in particolare del Pd, che dopo aver sostenuto con dichiarazione e in documenti ufficiali l'applicazione dell'articolo 116 della Costituzione, che prevede il regionalismo differenziato, si è scoperto improvvisamente ostile al provvedimento solo perché portato in porto da una maggioranza di centrodestra". 

Il deputato leghista Jacopo Morrone esulta per l'approvazione del decreto legge sull'autonomia differenziata: "Data storica"
Il deputato leghista Jacopo Morrone esulta per l'approvazione del decreto legge sull'autonomia differenziata: "Data storica"

Secondo, poi, Morrone, l'approvazione del decreto alla Camera è un "risultato memorabile a vantaggio dell'intero Paese. L'autonomia è legge: un sogno coltivato per anni, un passo in avanti per nostra democrazia"-

Per il leghista, quella di oggi è dunque "una data storica, per un provvedimento che deve essere visto come un'opportunità per tutto il Paese sul piano dell'efficienza e della trasparenza, dove i servizi siano davvero uguali per tutti i cittadini e dove le amministrazioni regionali siano chiamate ad assumersi più responsabilità nei confronti della propria comunità".

Cosa prevede il decreto

Il ddl sull'autonomia differenziata punta a concedere maggiore autonomia alle regioni a statuto ordinario che ne fanno richiesta. I settori interessati sarebbero il commercio estero, l’energia, i trasporti, l'istruzione, l’ambiente e la cultura, mentre i livelli essenziali di servizi (Lep) devono essere assicurati a tutti i cittadini indipendentemente dalla regione di residenza.

Nel corso della notte, i deputati hanno approvato gli articoli 2 (sull’intesa tra Stato e regioni, 170 favorevoli, 105 contrari), 3 (sulla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, 166-115), 4 (sul trasferimento delle funzioni, 166-114), 5 (relativo alle risorse finanziarie, 170-105), 6 (che attribuisce ulteriori funzioni amministrative agli enti locali, 173-109), 7 (sulla durata delle intese e sulla successione di leggi, 170-112), 8 (sul monitoraggio, 174-113), 9 (clausole finanziarie), 10 (misure di promozione dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale) e 11 (disposizioni transitorie e finali).

Sono stati respinti tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione.