ROSALBA CARBUTTI
Politica

Il sondaggio di Nomisma. Conti e la partita regionali: "Serve unità, no alle primarie"

L’ex sindaca di San Lazzaro è l’esponente Pd più conosciuto dagli elettori dopo Delrio. "Partecipo al dibattito ma non faccio passi avanti. Candidata al consiglio? Sarebbe bello"

Bologna, 24 giugo 2024 – Alle prossime regionali dell’Emilia-Romagna c’è un nome che non era stato considerato nel toto-candidature: quello di Isabella Conti. A dirlo – con numeri e percentuali di notorietà dei papabili candidati al post-Bonaccini – è il sondaggio del think tank bolognese Nomisma. Conti, ex sindaca di San Lazzaro, è il terzo nome più conosciuto (dopo l’ex ministro Graziano Delrio e il viceministro Galeazzo Bignami) e batte, in termini di fiducia, i candidati Pd in pole, Michele de Pascale e Vincenzo Colla.

Isabella Conti, classe 1982, sindaco di San Lazzaro per due mandati. Nel 2021 ha partecipato alle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco di Bologna, sconfitta in quell’occasione da Matteo Lepore, poi eletto primo cittadino
Isabella Conti, classe 1982, sindaco di San Lazzaro per due mandati. Nel 2021 ha partecipato alle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco di Bologna, sconfitta in quell’occasione da Matteo Lepore, poi eletto primo cittadino

Conti, dica la verità, letto il sondaggio ci sta facendo un pensierino...

"Faccio parte di una comunità politica e la rispetto. Per questo mi metto a completa disposizione dove il Pd lo riterrà più utile. Tra l’altro il partito ha ottenuto risultati straordinari alle ultime Europee grazie al lavoro della segretaria Elly Schlein e al governatore e presidente Pd, Stefano Bonaccini".

Se ci saranno le primarie, potrebbe essere della partita?

"Le ho fatte a Bologna e sono orgogliosa di come, insieme a Matteo Lepore, abbiamo mostrato che si possono costruire proposte condivise, senza strappi".

Quindi, l’idea di partecipare c’è?

"Credo che non sarà necessario montare i gazebo. Dobbiamo restare uniti: se si voterà in autunno, i tempi sono molto stretti e il rischio di fronte a primarie magari molto muscolari è non riuscire, poi, a ricucire in vista delle urne. Di fronte ai risultati delle ultime Europee e a una destra così aggressiva, è importante stare uniti".

Insomma, non farà da terzo incomodo tra de Pascale e Colla?

"Non farò passi in avanti. Perché se fai passi in avanti rischi, poi, di mancare di rispetto a tutte le anime del partito e a tutti coloro che seguono il percorso che il Pd si è dato. Di certo, però, parteciperò con le mie idee alla Fabbrica del programma".

Tra de Pascale e Colla chi sente più vicino?

"Penso siano entrambi due profili di altissimo livello e che ciascuna porti con sé degli elementi di valore per la Regione. Non so se ci saranno altri profili...".

Pensa a Delrio o alla vicepresidente Irene Priolo?

"Sono tutte suggestioni che hanno assoluta dignità. La forza del Pd è che può contare su tante persone di qualità".

Si candiderà come consigliera regionale?

"Sono a completa disposizione. E per me sarebbe una bellissima avventura".

Veniamo al sondaggio: si aspettava di essere la più nota tra i dem, dopo Delrio?

"Sono sincera, non mi sorprende. Ho fatto le primarie a Bologna e lavorato su temi che hanno avuto un impatto anche a livello nazionale, come i nidi gratuiti, ma anche la battaglia sulla ’Colata’ di Idice contro il consumo di suolo. Questo mi conferma una convinzione che ho da sempre: quando la politica è coraggiosa e s’interroga su come migliorare davvero la vita delle persone, la gente ti segue".

Nella rilevazione di Nomisma, a darle molta fiducia sono soprattutto le donne (76,1%) e i giovanissimi (92,2%). Come mai secondo lei?

"Sono dati sorprendenti. È vero che ho fatto molte politiche per le donne e per gli under 30, ma credo che su quest’ultimo segmento abbia contato la radicalità di certi miei comportamenti sul consumo di suolo, l’ambiente, il dissesto idrogeologico. Ma anche sui diritti".

L’ha stupita la voglia di civismo degli emiliano-romagnoli?

"No. La gente crede che chi viene dalla società civile abbia una vita fuori dalla ’bolla’ dei politici. Ma non è così: chi fa politica con passione non vive in una torre d’avorio, ma ha un pensiero lungo che tocca i problemi veri delle persone".