ROSALBA CARBUTTI
Politica

Toto giunta de Pascale, risiko tutto al femminile: Priolo torna in pista

Se la Sanità va al parmense Fabi, Lori fuori dai giochi. Così si riaprono i giochi per la facente funzioni

Irene Priolo, governatrice facente funzioni, era data certa all’Assemblea legislativa

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Bologna, 10 dicembre 2024 – “Tutto può succedere”. Sintetizza così un dirigente Pd le ore matte e disperatissime per comporre la giunta di Michele de Pascale. Del resto, non è un segreto che la mattina circola uno ’schema’ e il pomeriggio lo stesso ’schema’ assume caratteristiche diverse. Morale: “Solo de Pascale sa come finirà”, si ripete nei corridoi di viale Aldo Moro. La certezza è che qualche incontro in Regione ieri c’è stato, anche perché domani dovrebbe arrivare l’ufficialità. E, proprio mentre tornava l’incubo del maltempo in Emilia-Romagna, è rientrata in campo un’ipotesi che sembrava superata: l’ingresso in giunta di Irene Priolo. Tutto si tiene, però, sulla casella della Sanità. Dopo il calo delle quotazioni di Chiara Gibertoni, dg del Sant’Orsola, sarebbero in rialzo quelle di Massimo Fabi, direttore generale dell’Ausl di Parma.

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Il legame tra Fabi e de Pascale sarebbe Tiziano Carradori, dg dell’Ausl Romagna, dato in pole nel toto-nomi fino a qualche giorno fa e, appunto, piuttosto vicino al neopresidente. Da quello che filtra, come riportato anche dal Carlino, sarebbe la stessa Gibertoni ad aver fatto ’resistenza’ su un ruolo, quello di assessora alla Sanità, che le precluderebbe – terminato il ruolo in Viale Aldo Moro – di ricoprire incarichi da dg nei successivi tre anni. Ma non solo. I dubbi sarebbero anche legati al post-Gibertoni al Sant’Orsola e al nome della modenese Anna Maria Petrini. In ogni caso, se lo schema con Fabi resistesse, a quel punto per Barbara Lori, anche lei di Parma, non ci sarebbe spazio in giunta. Da qui, si aprirebbe la possibilità per un’altra donna in squadra. E, quindi, Priolo potrebbe tornare in campo, lasciando la presidenza del Consiglio regionale (incarico sul quale è sempre stata in pole) proprio all’assessora uscente (che, ieri, pare abbia visto de Pascale).

In questo risiko, pagherebbe pegno Luigi Tosiani, segretario regionale Pd (area Bonaccini come Priolo), mentre potrebbe resistere l’uscente consigliere dem Stefano Caliandro, in quota Schlein. Se, invece, alla Sanità restasse l’ipotesi Gibertoni o quella di un’altra donna (tra le dg si vocifera di Monica Calamai, da Ferrara, più difficile l’inserimento di Danila Valenti, molto vicina a Lepore)? A questo punto, rientrerebbe Tosiani e, magari, resterebbe spazio anche per Caliandro, con Priolo alla presidenza del Consiglio. Vicini alla meta, fronte maschile, Vincenzo Colla (Piacenza), Alessio Mammi (Reggio Emilia), Giovanni Paglia (Avs); fronte femminile, ci sono Isabella Conti (Bologna), Gessica Allegni (Forlì-Cesena e di area Schlein), Alice Parma (Rimini) e Silvia Piccinini (M5s).

Il sentiero è stretto, anche perché i territori, Modena in primis, rivendica uno spazio maggiore in squadra. Per questo, se il modenese Davide Baruffi resta in pole come sottosegretario (o capo di Gabinetto, se Manuela Rontini fa la sottosegretaria), potrebbe entrare in giunta un’altra modenese (Maria Costi?) o lo stesso Baruffi.