Bologna, 15 giungo 2024 – Non solo Vincenzo Colla e Andrea de Pascale, ovviamente. Perché il Pd, ogni volta che deve decidere chi candidare, battezza un valzer di quadriglie segrete e caminetti a luci smorzate che i diretti interessati, quelli che potrebbero essere scelti per correre come Colla e de Pascale alle prossime elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, possono diventare improvvisamente di contorno. E’ tutto quello che c’è dietro, che interessa: pesi, contrappesi, posti in lista, posti in giunta, Emilia meglio della Romagna o viceversa, Bologna al centro, veti incrociati.
Non stupisce, in questo quadro, il tira e molla di dichiarazioni di questi giorni proprio sotto le Torri. Dove il sindaco Matteo Lepore, a sorpresa e forse rivelando un pizzico di nervosismo, ha detto che Bologna deve stare al centro della scelta della prossima guida di viale Aldo Moro ("Toccherebbe a Bologna indicare il presidente").
E l’ha fatto anche invocando l’aiuto di Elly Schlein, la segretaria nazionale del Pd che fino a un anno e mezzo fa era a vice di Stefano Bonaccini, che tra poco vola a Bruxelles. Anticorpi al romagnolo e rampante Michele de Pascale, dicono i maliziosi. E ancor più maliziosa è la voce che vorrebbe l’ipotesi di Irene Priolo riconfermata a vicepresidente della Regione, in un accordo interno più ampio che si terrebbe con la scelta unitaria su de Pascale, sindaco di Ravenna che oggi è più avanti nel borsino della candidatura rispetto al piacentino Colla, assessore regionale al Lavoro.
Questo accrocchio oggi potrebbe, inoltre, non soddisfare pienamente Palazzo d’Accursio. Ed ecco quindi le uscite sia di Lepore, sia della sindaca di Argelato, Claudia Muzic (vicina ad Andrea De Maria, altro azionista di maggioranza dei dem sotto le Torri), che in un’intervista al Carlino ha detto che se si deve mettere al centro Bologna, allora perché non candidare proprio la bolognese Priolo. Che di Bonaccini è già la vice e che condurrà la Regione all’esercizio provvisorio nell’interregno dai primi di luglio, quando il quasi ex governatore si dimetterà e verosimilmente, nel periodo a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, si andrà a votare per la Rergione. Intanto i caminetti vanno avanti, e de Pascale ieri una mossa molto significativa l’ha fatta. Dubbi sul fatto che è in campo non ci possono essere.
"Ho fatto la scelta di non commentare i rumors e questo è il contributo che posso dare. Di sicuro non sarò mai un problema, ma posso essere una soluzione". Questa la frase che certifica la voglia di fare un passo in avanti. Si sceglierà a breve, e non secondaria sarà anche la partita dei posti in lista e in giunta. Per esempio su Bologna sono due i nomi noti anche a livello nazionale che stanno prendendo sempre più quota. Uno è quello di Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro e già vicinissima a Bonaccini, che alle Europee ha sostenuto Annalisa Corrado, sergentessa schleiniana.
L’altro è quello di Mattia Santori, leader delle Sardine che tanto spostarono alle scorse Regionali. Intanto ieri sera proprio Elly Schlein ha partecipato all’apertura della Repubblica delle Idee in piazza Maggiore. All’arrivo ha dribblato le domande sulle Regionali dei giornalisti. "Non parlo". Scelta del silenzio indicativa. Infine le frasi di Colla a Bologna Today. Il duello è chiaro. "Prima di dare i giudizi personali, vale per tutti, penso che sia bene avere delle valutazioni collettive, per quanto mi riguarda è la cosa più importante".