ANDREA ZANCHI
Politica

Elezioni regionali in Emilia-Romagna, Calenda lancia la palla al Pd: "Se c’è De Pascale lo sostengo"

Il leader di Azione apre i giochi per la successione a Bonaccini, candidato alle Europee: "Stimo il sindaco di Ravenna, sull’energia ha lavorato bene". Ma in campo resta pure Colla

Michele de Pascale e Carlo Calenda

Michele de Pascale e Carlo Calenda

Bologna, 1 giugno 2024 – Manca poco più di una settimana alle Europee, ma sulla via Emilia il pensiero è tutto rivolto a un’altra scadenza elettorale, quella delle Regionali. E il gioco per la successione a Stefano Bonaccini in viale Aldo Moro sta entrando nel vivo. L’ultima dimostrazione è arrivata ieri sera da Bologna.

‘Innocuo’ comizio elettorale di Azione per mobilitare gli elettori prima del weekend dell’8 e 9 giugno con vista su Bruxelles. C’è anche Carlo Calenda: una considerazione con i cronisti sulla bandiera palestinese esposta dal sindaco Lepore sulla facciata di Palazzo d’Accursio, qualche ragionamento sugli scenari internazionali, un attacco a Salvini per la condizione delle strade italiane e poi, poco prima di salire sul palco, il carico da novanta sulle Regionali. "Stimo molto Michele De Pascale – dice Calenda –, penso sia una persona molto in gamba. Ha fatto un ottimo lavoro sull’energia, direi l’opposto della linea del Pd. Ma questo nel Pd è abbastanza normale. Se il candidato per il centrosinistra fosse lui, secondo me possiamo iniziare a lavorare anche subito".

Una presa di posizione che non può passare inosservata e che fa subito diventare bollenti le linee telefoniche dei dirigenti dem. Un po’ perché Calenda è il primo leader nazionale a schierarsi apertamente per uno dei due grandi nomi in campo nel centrosinistra (sebbene finora solo ufficiosamente) un po’ perché le sue parole sono un chiaro messaggio politico al Pd. Non solo sul nome, quanto sui contorni politici dell’alleanza. Come dire: se i dem sceglieranno un profilo come quello del sindaco di Ravenna, Azione sarà parte integrante del centrosinistra. Ma se invece dovesse prevalere l’altro nome forte che circola ormai da mesi – ovvero l’assessore regionale alle Attività Produttive, Vincenzo Colla, ex segretario regionale della Cgil – allora il partito di Calenda si riterrà libero di sostenere chi vuole.

Fantapolitica? Possibile. Intanto i nomi per viale Aldo Moro sono tutti (o quasi) sul tavolo. Anche nel centrodestra, dove si rafforza, settimana dopo settimana, la possibile candidatura di Elena Ugolini, rettrice del liceo bolognese Malpighi ed ex sottosegretaria all’Istruzione nel governo Monti. Ma ogni mossa, a destra quanto a sinistra, è ancora prematura. Prima ci sono le Europee da affrontare, a metà tra la prova generale e la seccatura da levarsi di torno il prima possibile per poter pensare all’unico vero trofeo che conta: il palazzo della Regione.