Bologna, 13 maggio 2023 - Elezioni comunali, si avvicina l’appuntamento elettorale per gli emiliano-romagnoli, chiamati a votare il proprio sindaco e i consiglieri in 21 Comuni della regione.
Elezioni comunali in Emilia Romagna: dati e affluenza in diretta
Quando si vota
Urne aperte domani, domenica 14 maggio (dalle 7 alle 23), e lunedì 15 (dalle 7 alle 15), in cui sono attesi oltre 110.700 elettori (dati relativi al censimento 2021) proveniente da otto province. Non si vota, infatti, nel territorio di Ferrara. Lo operazioni di scrutinio inizieranno dopo la chiusura delle urne.
La scheda con cui si vota è azzurra.
Due i centri urbani con più di 15mila abitanti: Salsomaggiore Terme (Parma) e Correggio (Reggio Emilia). In questi Comuni si vota con sistema maggioritario a doppio turno: viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno).
Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia, si tornerà a votare domenica 28 e lunedì 29 maggio per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (il cosiddetto ‘ballottaggio’). Al secondo turno, viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Come si vota nei Comuni con meno di 15mila abitanti
Nei Comuni ‘piccoli’, cioè con una popolazione inferiore a 15mila abitanti, si vota con una sola scheda azzurra per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali.
Sulla scheda è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto il contrassegno dell'unica lista che lo appoggia. Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del candidato sindaco. Non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista. I voti conseguiti dal candidato alla carica di sindaco sono attribuiti alla lista ad esso collegata.
Per i comuni inferiori a cinquemila abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista.
Per i comuni compresi tra cinquemila e 15mila, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.
Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Come si vota nei Comuni con più di 15mila abitanti
Anche nei Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti si vota su una sola scheda azzurra, nella quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, sotto ciascuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Quattro sono le possibilità di voto:
1) Si può tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest'ultima appoggiato.
2) Si può tracciare un segno sul candidato sindaco e su una delle sue liste collegate;
3) Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto ‘voto disgiunto’.
4) Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest'ultimo collegate.
In caso di parità di voti tra due candidati si tornerà a votare per questi ultimi domenica 28 e lunedì 29 maggio.
Anche in questo caso risulterà eletto chi dei due avrà ottenuto più voti. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano.
Una volta eletto il sindaco viene anche definito il consiglio: alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.
Ogni elettore può altresì esprimere, nelle apposite righe affiancate al simbolo della lista, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.
I documenti necessari per votare
L'elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l'ha smarrita può richiederla all'ufficio elettorale del comune di residenza.
Sul sito del Ministero dell’Interno ci sono inoltre tutte le FAQ (domande e risposte) per altre eventuali informazioni.