Bologna, 18 dicembre 2023 – Giorgia Meloni è in arrivo in Emilia-Romagna e vedrà presto il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Calmi tutti: non si tratta di un summit per il terzo mandato da governatore dell’esponente pd, né di un replay degli incontri-scontri sul post alluvione.
Meloni, che sta girando l’Italia da alcune settimane per gli accordi per lo sviluppo e la coesione tra Governo e regioni, farà tappa anche sotto le Torri per lo stesso motivo. L’occasione, a metà gennaio, potrebbe essere la fiera Marca nell’expo bolognese e Meloni presenterebbe quanto già avvenuto nelle Marche o in Piemonte o in Lombardia insieme con Bonaccini. L’incontro non è ancora fissato ufficialmente ma è atteso da mesi da viale Aldo Moro e la situazione si è sbloccata anche dopo un summit tra Bonaccini e il ministro Fitto.
Sul piatto c’è la possibilità di realizzare investimenti per importanti progetti strategici attraverso le risorse derivanti dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC 2021-2027). L’orizzonte riguarda interventi mirati a potenziare le infrastrutture e i trasporti, le università e la ricerca e riqualificare i territori. Nelle Marche l’accordo aveva sbloccato 532,5 milioni di euro, la stragrande maggioranza destinati a opere infrastrutturali, mentre oltre 150 milioni erano andati a imprese, turismo, cultura.
Chissà se in quell’occasione il tormentone sul terzo mandato (che né Meloni né Schlein desiderano e su cui sono tornati nei giorni scorsi il viceministro plenipotenziario di FdI e lo stesso Bonaccini, forse per un’ultima fiammata) riemergerà. L’impressione è che da entrambe le parti si faccia politica e non ci siano reali intenzioni di modificare le norme sul tema, con il governatore che pare ormai diretto verso l’Europa e dimissionario, in caso di elezioni, proprio dopo il risultato di giugno. Di certo, la partita per la Regione (voto a fine 2024) è già avviata.
Per il centrosinistra le ipotesi restano l’assessore regionale Vincenzo Colla, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale e l’europarlamentare Elisabetta Gualmini; nel centrodestra, dove si cerca un civico, si guarda con interesse ai cattolici, sia in ambito cooperativo, sia bancario. Un altro nome che piace è quello di Elena Ugolini, preside e già sottosegretaria. Più difficile Valentina Borghi, di Coldiretti. Se non si dovesse trovare la quadra e tornare su un politico, l’area dove pescare è quella di FdI.