Bologna, 10 luglio 2024 – L'assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha votato la prima delibera sulla richiesta di referendum abrogativo dell'Autonomia differenziata. La delibera riguarda l'abrogazione totale. A favore si sono espressi la maggioranza (Pd, Europa verde, Avs e Iv) e il M5s, mentre il centrodestra ha votato contro. I voti a favore sono stati 28, i contrari 13.
Il via libera è arrivato poco dopo le 8, al culmine di una maratona durata tutta la notte. Ora è in corso l'iter per la seconda delibera, quella sulla richiesta di referendum per l'abrogazione parziale.
L'Assemblea ha eletto Stefano Caliandro (Pd) come delegato per le pratiche relative ai quesiti referendari, mentre Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) è stata eletta delegata supplente.
Ostruzionismo, striscioni, stop and go
L’approdo in Assemblea legislativa della richiesta di referendum sull’Autonomia differenziata ha dato subito il via allo scontro tra maggioranza e opposizione, col centrodestra che, ieri, ha presentato oltre mille emendamenti per prolungare l’ordine dei lavori. Tant’è che la discussione è andata avanti a oltranza, per tutta la notte.
A guidare la battaglia è stata la Lega, con il capogruppo Matteo Rancan, che ha dato il via all’ostruzionismo: dopo aver trascinato il dibattito (su altri temi) fino a metà pomeriggio e dopo aver presentato mille emendamenti agli atti della maggioranza sui quesiti referendari, non appena è iniziato il dibattito di merito in Aula il Carroccio ha esposto lo striscione "L’Autonomia è legge", praticamente sopra la testa del governatore Stefano Bonaccini.
"Per la prima volta in dieci anni, tutti i gruppi di opposizione in Consiglio regionale si sono uniti nel dissentire contro l’ordine del giorno, evidenziando il carattere antidemocratico della maggioranza di centrosinistra", ha attaccato il capogruppo leghista Rancan. Toni critici da Marta Evangelisti (FdI): "Una pagina triste di questa legislatura". Per Valentina Castaldini (FI), "l’opposizione non può essere trattata in questo modo".
Oltre mille emendamenti
Nel corso del lungo dibattito, in gran parte con voto elettronico su ordini del giorno e emendamenti - 1307 quelli presentati da Lega, Rete Civica, Gruppo Misto e Gruppo Indipendente - il centrosinistra e Movimento 5 Stelle hanno sostenuto l'importanza del referendum contro una riforma di cui hanno sottolineato gli aspetti profondamente negativi per la tenuta della coesione sociale e il conseguente rischio di aumento delle differenze fra le aree più ricche e quelle più fragili del Paese.
Opposta la posizione del centrodestra, che ha accusato il centrosinistra di incoerenza per aver sostenuto in un primo tempo l'autonomia differenziata salvo poi chiederne ora l'abolizione. "Questa è una bufala, la proposta dell'Emilia-Romagna era diversa e mirava a migliorare la qualità della vita dei cittadini", è stata la replica del Pd.