Bologna, 9 giugno 2024 – Si attesta attorno al 59% l’affluenza definitiva in Emilia Romagna per questa tornata elettorale che unisce le elezioni europee e le comunali che riguardano 225 nuovi sindaci emiliano romagnoli. Si tratta di uno dei dati più alti d’Italia.
Ricordiamo che sono chiamati alle urne per le europee 3.499.924 elettori (1.704.571 uomini e 1.795.353 donne) e oltre 2 milioni per il rinnovo dei sindaci in 225 Comuni.
Oggi si volta fino alle 23. Dopodiché inizierà subito lo spoglio per le europee. Quello per le comunali inizierà lunedì 10, alle 14.
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L' Emilia Romagna si conferma la regione dove si vota di più, con un'affluenza del 59% circa alle europee, ma comunque in netto calo, di circa otto punti percentuali, rispetto alle europee del 2019. L'affluenza è stata più alta nei Comuni di dove si è votato anche per le comunali, ma anche alle comunali l'affluenza è stata in calo: fra i Comuni chiamati alle urne, quello dove si è votato di più è stato Ferrara 67,57% (-3,93%). Cali più marcati a Cesena (62,3%), Forlì (61,6%), Reggio Emilia (60,8%), Modena (62,3%).
Oggi, domenica 9 giugno alle ore 23, alla chiusura delle urne per le elezioni del Parlamento europeo a Bologna hanno votato 173.600 elettori, pari al 57,31% dei cittadini aventi diritto al voto nel Comune di Bologna.
l totale degli aventi diritto in città è 309.304, di cui 146.960 maschi e 162.343 femmine, a cui si aggiungono 634 elettori comunitari iscritti per le Elezioni del Parlamento Europeo 2024, di cui 192 maschi e 442 femmine.
Il totale degli aventi diritto, al netto dei cittadini iscritti all'Aire (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero) che hanno deciso di votare all'estero, dei minori iscritti che alla data delle elezioni non avranno compiuto la maggiore età e degli studenti iscritti che hanno presentato richiesta di voto fuori sede è di 302.907 persone, ed è questo il totale su cui si calcola la percentuale dell'affluenza.
Altri sindaci eletti solo grazie all'affluenza oltre il 40% in quanto candidati unici in provincia di Modena (a Fiumalbo), di Ravenna (a Casola Valsenio e Cotignola), di Forlì Cesena (Montiano) e di Rimini (Casteldelci, San Clemente e Talamello).
Dopo la chiusura delle urne è atteso il dato dell'affluenza definitiva. Qui i risultati in diretta.
Ecco i dati dell'affluenza alle 19, complessivamente in Emilia Romagna al 49,98%, provincia per provincia:
- Bologna 51,48%
- Ferrara 51,55%
- Forlì Cesena 52,13%
- Modena 51,36%
- Parma 46,12%
- Piacenza 46,80%
- Ravenna 49,48%
- Reggio Emilia 51,83%
- Rimini 44,34%
L'Emilia Romagna si conferma la regione con l'affluenza alle urne più alta, di una decina di punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Anche in Emilia- Romagna è probabile però che ci sia un calo significativo: nel 2019 (quando si votò in un solo giorno) l'affluenza in regione fu del 67,3%, distanza molto difficile da colmare nelle ultime quattro ore di voto. Più alta l'affluenza alle comunali che fa crescere anche quella delle europee (non sono esattamente sovrapponibili perché la platea degli elettori alle comunali è leggermente più ampia): dove gli elettori alle 19 sono stati il 53,7%: anche in questo caso è a questo punto probabile che ci sia un calo in molti dei 255 comuni al voto. Fra i principali Comuni al voto, l'affluenza più alta è a Ferrara (59,1% alle comunali, 60,3% alle europee) dove nel 2019 aveva votato il 71,5%. Più o meno su livelli simili Modena (52,3%), Forlì (52,8%), Cesena (52,9%), Reggio Emilia (52%).
Non ancora tutte le sezioni sono state scrutinate, il dato dell'affluenza alle 19 dell'Emilia Romagna si sta attestando attorno al 49%.
Un unico candidato sindaco in corsa a Casola Valsenio, in provincia di Ravenna, con l'unico ostacolo proprio nella affluenza. Ma, visto che la percentuale di voto nel paese dell'Appennino ravennate ha toccato il 41,43% (superando dunque la soglia prevista per legge del 40%), l'attuale vicesindaco Maurizio Nati è stato eletto primo cittadino. Per la verità esiste un'opzione remota che potrebbe comunque sancire il commissariamento del piccolo comune montano: l'ipotesi che i voti validi siano meno del 50% del totale appare però davvero impronosticabile. Maurizio Nati, 70 anni, era sostenuto la lista di centrosinistra 'Uniti per Casola'.
L'affluenza stimata finora alle elezioni europee a livello dei Ventisette è al 16,1%, secondo una stima raccolta da Europe Elects. La cifra dovrebbe essere inferiore di 1,3% rispetto al 2019, quando fu stabilito il record di affluenza dal 1994. L'Italia, dunque, è ben al sopra della media con una rilevazione delle 12 che attesta il 25,14% dei votanti. In Emilia Romagna ha votato il 31,96% e nelle Marche il 27,20%.
Poco meno del 42% dei ferraresi è già andato a votare: si tratta di un dato davvero sopra alla media non soltanto nazionale (appena 25,14%), ma anche dell'Emilia Romagna (31,96%). La sfida politica tra il sindaco uscente, il leghista Alan Fabbri che si presenta anche con una lista civica personale, e l'avvocato Fabio Anselmo, noto in tutta Italia per il caso Cucchi, ha evidentemente infiammato le urne di Ferrara città.
L’affluenza a Bologna, oggi alle 12, sfiora il 30 per cento. Alle elezioni per il Parlamento europeo ha votato il 29,96 per cento dei bolognesi, pari - in valori assoluti - a 90.758 elettori, a fronte di 309.304 aventi diritto, di cui 146.960 uomini e 162.343 donne. Un dato comunque più alto se si raffronta con le Europee 2019 (in quel caso si votava un solo giorno), quando alle 12 votò il 22,94 per cento degli elettori. Una partecipazione che, come da tradizione, è più alta della media nazionale, visto che a mezzodì i dati del Viminale attestano un’affluenza del 25,7 per cento. Più alta, seppur di poco, la partecipazione in Emilia Romagna, visto che si avvicina al 32 per cento. In ascesa, invece, l’affluenza in alcuni comuni dell’hinterland bolognese dove si vota anche per le Comunali, come a Castenaso. Qui l’affluenza già alle 12 sfiora il 40 per cento.
L’asticella da superare - per Bologna città - è quella del 63,3 per cento, dato riferito alle Europee di cinque anni fa. Percentuale in netto calo rispetto alle tornate elettorali precedenti, con una perdita dal 1994 di ben 18 punti (allora sotto le Torri andarono alle urne oltre otto elettori su dieci). Per quanto riguarda, invece, l’affluenza nazionale, cinque anni fa ai seggi ci andò il 56,1 per cento degli elettori.
Ad alzare il dato regionale è certamente la partecipazione dove si vota anche per elezioni amministrative: sono 225 i Comuni che devono rinnovare sindaco e consiglio comunale. Vediamo i dati provincia per provincia alle 12 della seconda e ultima giornata di voto:
- Ferrara in testa con il 34,62%
- Forlì e Cesena 33,76%
- Bologna 33,01%
- Modena 32,69%
- Reggio Emilia 32,72%
- Rimini 27,03%
- Parma 28,59%
- Piacenza 29,45%
Elezioni a Castel di Casio, nel Bolognese: alcuni cittadini hanno trovato il seggio chiuso alle 21.30. Difficoltà per una decina di persone nella sezione numero 4, situata nella frazione Berzantina: contattati i carabinieri. Il presidente del seggio, il vicesindaco Gaggioli, ha constatato come, una volta chiusa la porta, non era possibile aprire dall’esterno. Disagio dovuto ai lavori di adeguamento della struttura, problema risolto
Alla tornata elettorale per le amministrative del 26 maggio 2019 esercitarono il loro diritto-dovere il 69,73% dei cittadini. Questa volta, a cambiare un po’ le carte c’è il voto degli studenti fuorisede.
Dei candidati in corsa, quasi quattro su dieci (il 37%) non hanno mai avuto incarichi. Sono invece 10 gli eurodeputati uscenti che puntano a tornare a Strasburgo, altri 4 lo erano stati in precedenti legislature. Dal punto di vista degli incarichi attuali, 12 (il 7,23%) sono parlamentari (o membri del Governo italiano), 13 (il 7,83%) i sindaci, 14 (l’8,43%) gli amministratori regionali e 22 (il 13,25%) gli amministratori locali.
Il dato dell’affluenza è fondamentale per dare una prima lettura politica dell’andamento al voto. Alle ultime europee del maggio 2019, andò a votare il 67,31% degli emiliano romagnoli. Questa volta, sarà interessante vedere se lo scontro frontale e apicale tra Fratelli d’Italia e Pd aiuterà ad alzare la partecipazione o, invece, se mobiliterà solo i rispettivi bacini elettorali. L’Emilia-Romagna è nella Circoscrizione Nord-Est (nord-orientale) comprendente anche Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia: qui verranno scelti 15 dei 76 euro deputati eletti in Italia.