REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Misano da record 90 bagnini su 93 senza Bolkestein

Lavorano su aree acquistate dal Comune e non statali "Problemi solo per gli ombrelloni vicini alla battigia".

Gabriele Muccioli, presidente della Cooperativa Bagnini di Misano: «Ma non siamo comunque sereni»

Gabriele Muccioli, presidente della Cooperativa Bagnini di Misano: «Ma non siamo comunque sereni»

Daniele fa il bagnino a Misano e sa che la Bolkestein non potrà portargli via le sue cabine e la casetta dove accogli i clienti. Come Daniele sono tanti i colleghi certi della stessa cosa. Per essere esatti, 90 stabilimenti balneari su 93 saranno toccati solo marginalmente dai bandi per il rinnovo delle concessioni balneari. Questo perché buona parte delle aree di spiaggia sono di proprietà del Comune di Misano, non del Demanio. L’operazione è nata agli inizio del nuovo millennio.

A Misano buona parte delle aree di spiaggia non era demaniale, ma di proprietà degli eredi di Luigi Gaetano Ceschina. "All’epoca – ricorda il sindaco Fabrizio Piccioni – l’amministrazione comunale decise di acquistare quei terreni per poi darli in diritto di superficie ai bagnini per 25 anni. Oggi ben oltre la metà dei singoli stabilimenti balneari si trova su aree di proprietà del Comune, dunque non sarà sottoposta ad alcuna procedura di bando non trattandosi di suolo del Demanio". Le aree private sono anche quelle più pregiate. E’ qui che si trovano le cabine, i gazebo, le casette dei bagnini ed anche le piscine realizzate negli ultimi anni. Sulla sabbia demaniale rimangono solo una parte degli ombrelloni, quelli più vicini alla battigia. Dunque a finire a bando nei prossimi mesi sarà solo sabbia "su cui non si può realizzare alcun manufatto" precisa il primo cittadino. Chi può essere interessato ad acquistare solo sabbia sapendo che alle spalle avrà un bagnino con tutti i servizi? "La nostra condizione è diversa da quella di tanti altri colleghi in altre spiagge – premette Gabriele Muccioli presidente della Cooperativa bagnini di Misano -. Buona parte dei nostri stabilimenti non andrà a bando, ma da qui a parlare di serenità ce ne passa. Ed ancora attendiamo di capire come vuole procedere il Comune per le aree ex Ceschina".

I bagnini di Misano dovranno partecipare a due procedure diverse in tempi ravvicinati. "Ci organizzeremo per fare i bandi per le aree demaniali – riprende Piccioni – e potremmo fare nello stesso periodo, dunque nel 2026, anche le evidenze pubbliche per le aree comunali su cui oggi insistono i bagnini. Ma in questo caso non c’entra la Bolkstein – tranquillizza il sindaco -. Nelle evidenze pubbliche andremo a valorizzare quegli operatori che in tutti questi anni hanno investito e valorizzato l’arenile". Discorso diverso per i titolari dei ristoranti sulla spiaggia. Venticinque anni fa il Comune chiese chi si voleva spostare. Oltre una ventina investirono per rifare il ristorante sul terreno acquistato dal Comune dai Ceschina. Oggi questi ristoratori non solo non verranno toccati dalla Bolkestein, ma possono sfruttare altri 65 anni di diritto di superficie. Altri venti locali, invece, non vollero spostarsi e per questi arriverà il tempo dei bandi.

a.o.