Ancona, 21 febbraio 2024 – Se nei corridoi di Palazzo Leopardi (sede del Consiglio Regionale delle Marche) ieri era insistente la voce del disimpegno di Aeroitalia dall’Ancona International Airport da marzo, la notizia è stata confermata a margine del Consiglio regionale dalla Regione stessa, in quanto il vettore che opera i voli per Roma, Milano e Napoli ha ormai annunciato da tempo all’Enac l’uscita dal bando di continuità territoriale.
Non un colpo di scena, questo, sicché l’amministratore delegato della compagnia aerea Gaetano Intrieri, già dai primi di febbraio, aveva addirittura ipotizzato il passo indietro già da metà febbraio. Così non sarà, evidentemente, e dunque torna in discussione anche quel fatidico mese di marzo per i saluti anticipati al Sanzio.
"Perché noi abbiamo fatto la rinuncia – l’esordio di Intrieri al Carlino – ma Enac e Ministero ci hanno chiesto di rimanere. Per rispetto nei loro confronti abbiamo deciso di non interrompere il servizio. Continueremo a volare da Ancona fintanto che l’Enac non avrà avviato la procedura d’urgenza e sarà individuato il vettore che ci sostituirà. Sappiamo di dover andar via, aspettiamo di sapere quando".
Ad ogni modo la presenza di Aeroitalia nelle Marche ha i giorni contati. Cosa ne sarà dopo? A breve Enac avvierà una procedura d’urgenza, con una pubblicazione di una manifestazione d’interesse competitiva per proseguire il servizio con un altro vettore (in lizza da Volotea a Lufhtansa con la "sua" Air Dolomiti, nonché Dat, Sky Alps e Ita). Ciò in attesa del nuovo bando in autunno. Un bando che da principio era tarato su tre anni. Dopo la querelle, nota, con l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche finita nelle aule di tribunale, Aeroitalia aveva minacciato l’addio ad ottobre, fino alla recente decisione di andarsene dopo appena sei mesi dall’attivazione dei voli.
Sempre ieri, in Consiglio, si è dibattuto sul contratto di marketing da 750mila euro tra Atim e Aeroitalia, quando Pd – che con il consigliere Fabrizio Cesetti ha prospettato l’ipotesi di turbativa nella gara pubblica – e Cinque Stelle hanno incalzato la Giunta in merito ad un presunto collegamento tra l’accordo e la partecipazione al bando di Aeroitalia.
"Nessun collegamento – ha risposto il governatore Francesco Acquaroli –, le due cose hanno sempre viaggiato su due piani distinti e distanti. Unire la continuità territoriale e il marketing è una cosa bizzarra".
Per il presidente, chi si aggiudicherà il bando dell’Enac dovrà "garantire l’impegno preso". E magari un servizio meno a singhiozzo. Dopo i recenti voli cancellati, Intrieri si è giustificato: "Abbiamo un aereo in fase di check, proprio oggi (ieri, ndr) ne siamo andati a prendere un altro in wet lease", una sorta di noleggio, "per proseguire il servizio da Ancona".