VALERIO FRANZONI
Emilia Romagna

L’appello dell’aviatore-eroe: "Cerco la donna che mi salvò la vita. Voglio abbracciarla prima di morire"

Ha 104 anni, fu pilota della Raf britannica. Nel 1945 precipitò nel Ferrarese e venne accolto da una famiglia "Fui affidato a una bimba di sette anni, che non mi fece trovare dai tedeschi e mi portò oltre la linea del fronte".

L’appello dell’aviatore-eroe: "Cerco la donna che mi salvò la vita. Voglio abbracciarla prima di morire"

L’appello dell’aviatore-eroe: "Cerco la donna che mi salvò la vita. Voglio abbracciarla prima di morire"

COPPARO (Ferrara)

Ha un grande desiderio, l’irlandese John ‘Paddy’ Hemingway. Ritrovare la donna che, quando era bambina, gli salvò la vita, guidandolo nella fuga dai soldati tedeschi che lo stavano cercando. L’episodio che ha avuto luogo nel territorio di Copparo, nel Ferrarese, è stato raccontato da Paolo Ricci Bitti su Il Messaggero, che ha ripercorso le avvincenti tappe della vita di John ‘Paddy’ Hemingway che oggi ha 104 anni e non ha dimenticato quanto gli accadde il 23 aprile del 1945, durante gli ultimi sussulti della Seconda Guerra Mondiale. Hemingway, aviatore della Royal Air Force, decollò con il proprio velivolo (uno Spitfire Mk IX) da Ravenna. L’obiettivo era una colonna corazzata tedesca che si trovava dalle parti di Ferrara. Durante il sorvolo, però, il caccia venne colpito dalla contraerea, costringendo il pilota a compiere un atterraggio di emergenza.

Ancora profondamente scosso dall’obbligata manovra, Hemingway stava per essere fatto prigioniero dai tedeschi, ma ciò non avvenne. Una famiglia di Copparo, infatti, intervenne in suo soccorso e lo nascose con l’aiuto della Resistenza. I soldati nazisti, però, continuarono a cercarlo, perquisendo le abitazioni con la minaccia di uccidere tutti. Il pilota irlandese, indossando gli abiti di un contadino "alto la metà di lui", come ha raccontato nelle proprie memorie, venne affidato a una bimba di circa 7 anni che, a dispetto della giovanissima età, sfoderò grande coraggio. Fu lei a guidarlo per molte ore nel buio per attraversare la linea del fronte e affidare il pilota agli angloamericani. Missione compiuta.

L’altruistico gesto di quella bambina è rimasto nella mente e nel cuore dell’aviatore irlandese che ha raccontato di aver vissuto ore di paura non per la propria vita, ‘ma perché terrorizzato di diventare la causa della morte di quella bimba così coraggiosa’. E oggi, il suo desiderio è quello di incontrare quella ‘bambina’, che oggi avrebbe all’incirca 85 anni, per poterla abbracciare e ringraziare. È proprio questo uno dei desideri che vorrebbe realizzare John Hemingway, reduce di una lunga carriera nell’aviazione inglese e ultimo sopravvissuto della Battaglia di Inghilterra, la campagna aerea che vide contrapposte la Luftwaffe e la Royal Air Force nel 1940. Durante la guerra venne abbattuto quattro volte, e altrettante ebbe salva la vita, grazie anche ad una buona dose di fortuna – come egli stesso ha ammesso – e, nel caso avvenuto nel Copparese, grazie all’aiuto di una famiglia che gli venne in soccorso.

Letto l’articolo, subito si è avviata la mobilitazione per cercare di esaudire il desiderio dell’ex pilota: è stato rilanciato un po’ ovunque l’appello nel tentativo di ritrovare quella ‘bambina’, o i suoi figli o i suoi famigliari. Un appello condiviso anche da diversi cittadini che sono rimasti colpiti dalla vicenda.

E come attende ansiosamente risposta al proprio appello il veterano irlandese , aspetta anche il 2026, quando saranno terminati i restauri di uno degli Hurricane, a bordo del quale venne abbattuto e precipitò nell’estuario del Tamigi nel 1940, e che vorrebbe poter rivedere. Due, dunque, i desideri di John ‘Paddy’ Hemingway che, da Dublino, chiede: "Fatevi sentire da Copparo, l’ultimo sopravvissuto della Battaglia di Inghilterra vi deve la vita". Ed è certo che Copparo farà il possibile per rispondere.