Mattia Casagranda (foto) sposato da 9 anni con Filippo (nome di fantasia) dopo una relazione stabile di undici anni ha scelto di vivere come una coppia aperta e per questo iniziato ad assumere PrEp. Come è nata questa scelta?
"Soprattutto per proteggere il mio partner, a fronte della decisione che ho preso di non usare il preservativo. Ho scelto la terapia continuativa perché ho difficoltà a programmare gli incontri con altri partner".
C’è chi sostiene che usare la PrEp rappresenti una mancanza di responsabilità e sia solo una via per assecondare una ricerca di piacere e divertimento…
"Al contrario, penso che alla base ci sia un grande senso di responsabilità. Attraverso un uso consapevole si contribuisce invece a limitare la diffusione del’HIV. Basta pensare ai rapporti orali dove il profilattico viene usato pochissimo. E solo riducendo drasticamente i contagi l’HIV si potrà debellare".
Per quanto riguarda le altre malattie sessualmente trasmissibili PrEp però non serve…
"Le analisi che vengono fatte periodicamente in ospedale sono utili anche per individuare queste patologie. C’è anche chi si protegge da queste malattie con terapie antibiotiche da assumere entro 72 ore dai rapporti".
Non ci sono effetti collaterali in questo tipo di trattamenti?
"Per quanto riguarda PrEp possono esserci disturbi gastrointenstinali, nel lungo termini possono esserci effetti renali. Il rischio per l’uso eccessivo di antibiotici per la prevenzione delle altre malattie è invece legato a quello della farmaco-resistenza".
Beatrice Grasselli