Bologna, 6 gennaio 2022 - L'animo umano oscilla fra odio e amore, fra azioni violente e slanci spontanei di grande generosità. Qualcosa scatta dentro e si può arrivare ad uccidere una persona con cui si è condiviso affetti e vita, come ha fatto il papà di Varese col figlio di sette anni o il compagno della ragazza di Reggio Emilia, strangolata e accoltellata. Qualcosa scatta dentro e ci si accorge invece che sul confine fra il tornaconto personale e l’altruismo è meglio la seconda via perchè in fondo è un valore forte insito nell’animo umano. Non solo a Natale quando è più facile essere buoni per decreto. Il gesto della signora di Gaggio Montano, paesino arrampicato sull’appennino bolognese che ha consegnato una busta trovata a terra con dentro 10500 euro ai carabinieri anzichè portarseli a casa, ci insegna che anche nei periodi più duri come questo di emergenza continua c’è sempre la strada che scalda il cuore. Probabilmente deve aver provocato alla signora una grande soddisfazione interiore il veder tornare il sorriso (con mascherina) a qualcuno che lo aveva sostituito con rabbia e delusione. Idem per chi ha restituito lo zainetto all’avvocato di Macerata.
Parafrasando Giulio Andreotti viene da pensare che il bene logora chi non ce l’ha (dentro).
Sentimenti come generosità e senso dell’altruismo sono valori non ’scoperti’ dalle società avanzate, ma sono proprio questi stessi che, al contrario, spingono l’uomo ad evolversi per il bene di se stesso e per il vantaggio comune. Una corrente di pensiero degli antropologi sostiene che il desiderio dell’uomo primitivo di padroneggiare il fuoco è nato non solo dalla volontà di sopravvivere, ma anche di proteggere le persone più deboli. Un piccolo gesto come i due raccontati è un grande passo per l’esempio collettivo.