BENEDETTA CUCCI
Emilia Romagna

Guida Michelin, i super ristoranti. Bologna ritrova una sua ‘stella’

Nuovo riconoscimento per Sasso Marconi e Pennabilli. Bottura e Uliassi leader, Marche come nel 2022

Guida Michelin, i super ristoranti. Bologna ritrova una sua ‘stella’

Ritorno alle tre stelle per Norbert Niederkofler a Brunico, presso l’Atelier Moessmer, e poi, dopo tanti anni, ritorno del massimo riconoscimento anche nel Sud con il ristorante Quattro Passi di Nerano, della famiglia Mellino. Ma del resto la Campania ha davvero brillato alla cerimonia per le nuove stelle Michelin 2024, andata in scena ieri pomeriggio a Brescia. Nessun nuovo riconoscimento, invece, per le Marche. La regione ha però un tesoro che si chiama Uliassi, confermato nelle sue tre stelle col ristorante omonimo a Senigallia, dove c’è anche il due stelle Moreno Cedroni confermato con il suo Madonnina del Pescatore. E le stelle sono state riconfermate anche agli altri sei ristoranti per un totale di 11 stelle: Nostrano di Pesaro, Andreina di Loreto, l’Arcade e Retroscena di Porto San Giorgio, Il Tiglio di Montemonaco e Dalla Gioconda a Gabicce Monte. Confermate le tre stelle di Massimo Bottura e della sua Osteria Francescana a Modena, che brillano dal 2011. Ma se una notizia interessante deve essere celebrata, allora questa è il ritorno alla stella di Aurora Mazzucchelli (classe 1973), la chef bolognese di Sasso Marconi che nel 2021, in accordo col fratello Massimo, sommelier e la sorella Mascia, in sala, decise di cambiare rotta gastronomica, abbracciando il mondo della panificazione con quella disciplina mista a gran lavoro, passione e ricerca della materia eccellente e territoriale che avevano da tempo contraddistinto il precedente storico Ristorante Marconi, una stella guadagnata nel 2008 e poi riconsegnata nel 2021. Nacque Casa Mazzucchelli. Sempre in Emilia-Romagna, ha ricevuto la stella verde, quella che celebra i ristoranti particolarmente impegnati in una cucina sostenibile (che l’anno scorso andò ad Ahimè di Bologna, Vite di San Patrignano, Dalla Gioconda di Gabicce Monte), il Piastrino di Pennabilli con il suo chef Riccardo Agostini, che ha già una stella sulla Rossa. Il Parco Begni in cui si trova il ristorante, immerso nelle verdi colline della Valmarecchia, è una fonte di ispirazione per un atteggiamento rispettoso verso il territorio e la sua biodiversità. L’orto di proprietà copre circa il 60% del fabbisogno e il resto proviene da fornitori locali, nel raggio di 50 km. Il foraging completa la rosa delle materie prime. Stelle cadenti in Emilia-Romagna non ce ne sono e il bagliore arriva oggi da 22 ristoranti per un totale di 26 stelle, perché sono tutti riconfermati. Bottura e il Piastrino, i due stelle San Domenico di Imola e Magnolia di Longiano, Inkiostro di Parma, L’Erba del Re di Modena, L’Osteria del Viandante e Arnaldo - Clinica Gastronomica di Rubiera, Abocar Due Cucine e Guido 1946 di Rimini, La Buca di Cesenatico, La Palta di Borgonovo Val Tidone, Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, Ca’ Matilde di Rubbianino, Trattoria da Amerigo di Savigno, Iacobucci di Castel Maggiore, La Capanna di Eraclio e La Zanzara di Codigoro, Da Gorini di San Piero in Bagno, L’Osteria del Povero Diavolo di Torriana, e I Portici di Bologna.